Roger Federer ha aggiunto un ulteriore tassello alla propria già incredibile leggenda: il forte atleta, considerato dagli addetti ai lavori come il più forte di tutta la storia del tennis, è riuscito ad affermarsi per l’ottava volta a Wimbledon, ritoccando il proprio record di trofei vinti.
Per Federer è stata poco più di una passeggiata, nella finalissima contro un povero e sfortunato Marin Cilic. Il tennista croato, infatti, prima ancora che dalla prestazione dello svizzero, è stato letteralmente sgretolato sia dalla tensione, sia da un infortunio a quanto pare occorsogli al piede sinistro.
In questo senso, particolarmente esplicativa è stata l’immagine di Cilic che, all’ennesimo break, scoppia in lacrime a bordo campo, coprendo il volto con un asciugamano. A nulla son valsi gli interventi del medico e del fisioterapista, che pure hanno tentato di mettere una pezza su una situazione il cui esito pareva però ormai scontato.
Pur con una resistenza a dir poco stoica, il tennista croato si è infatti dovuto inchinare a King Roger, con Federer a farla da padrone in tutti i tre set del match: 6-3, 6-1, e infine 6-4 in favore dell’atleta svizzero, che ha chiuso la pratica dando anche l’impressione di non spingere oltre i limiti, evidentemente anche in rispetto ai problemi occorsi all’avversario.
Per Federer, dunque, si tratta dell’ennesimo trionfo all’interno di una carriera a dir poco incredibile, oltre che, con ogni probabilità, irripetibile. L’ottavo torneo di Wimbledon conquistato, un vero e proprio record, oltre al diciannovesimo torneo del Grande Slam portato a casa, il che gli consente di allungare ulteriormente sul rivale di sempre Rafa Nadal (che invece ne conta 15). Il tutto, dopo un 2016 tutt’altro che memorabile, e che pareva aprire anche ad una sorta di definitivo tramonto dello svizzero. Il quale, invece, ancora una volta è riuscito a smentire tutti, scrivendo un nuovo capitolo di una leggenda straordinaria.