La finale di Coppa Italia è Torino-Brescia. Almeno in semifinale vengono rispettati i pronostici, anche se in realtà, sulla carta, si trattava di due sfide estremamente equilibrate. Un livellamento che è stato confermato nei match che si sono disputati ieri al Mandela Forum di Firenze: Fiat e Leonessa hanno raggiunto l’ultimo atto del torneo dopo una lunga battaglia, terminata solo ai tempi supplementari.
A lasciare le Final Eight sono la Vanoli Cremona e la Red October Cantù, ma entrambi i team tornano a casa a testa altissima. Gli atleti di Sacchetti si sono tolti la soddisfazione di eliminare Avellino e hanno combattuto come leoni anche nella semifinale contro Torino. Stesso discorso per il team di coach Sodini, che ha umiliato Milano ai quarti e ha ceduto solo all’overtime contro la Germani Brescia.
Torino ha conquistato la finale di Coppa Italia per la prima volta nella sua storia. Ci è riuscita perchè è stata capace di fare meglio di Cremona nei momenti caldi del match, specialmente al supplementare (87-92). Coach Galbiati sta realizzando un piccolo miracolo, visto il caos che era venuto a crearsi nell’ambiente dopo le dimissioni di Banchi e quelle successive di Recalcati. La Fiat non perde la testa anche quando la gara sembra prendere la strada di Cremona, a dimostrazione di come Galbiati sia riuscito a far riattaccare la spina ai propri giocatori. La stoppata di Diener a Blue porta la partita al supplementare, ma è lì che Garrett, Vujacic e Washington trascinano Torino verso una storica finale.
In finale va anche Brescia, ma tanti applausi per Cantù. La Red October rimonta 12 punti di svantaggio e Chappell porta il match all’overtime. Il tifo canturino impazzisce, ma al supplementare sale in cattedra Luca Vitali: è sua la tripla che riporta avanti la Leonessa, prima della palla persa di Thomas (20 punti complessivi) e dell’infallibile Landry dalla lunetta. La Germani si impone 87-82 e vola a giocarsi la Coppa Italia contro Torino.