Gli scherzi del calendario sono ormai cosa nota, ma in pochi immaginavano di rivivere la finale scudetto 2017 già alla seconda giornata. Invece è andata proprio così: la stagione si è aperta con la sfida tra i due team che si sono contesi il titolo nell’atto finale dello scorso campionato. Allora la spuntò la Reyer Venezia, capace di battere 4-2 l’Aquila Trento di Maurizio Buscaglia.
Quella di ieri sera al PalaTaliercio poteva essere legittimamente considerata una ‘rivincita’. E le due formazioni non hanno affatto tradito le aspettative. Il match è stato tiratissimo, in equilibrio fino all’ultimo secondo, anzi anche oltre: c’è infatti voluto l’instant replay per decretare che il canestro di Forray era arrivato fuori tempo massimo. Urlo strozzato in gola per Trento, (ancora) gioia per Venezia, che si impone di misura 79-78.
Tuttavia, l’Aquila ha dimostrato che la splendida cavalcata dello scorso anno non era certo frutto del caso. La truppa di Buscaglia è assolutamente competitiva, e lo dimostra già nel primo tempo, chiuso 38-42 grazie ad un buon Behanan. Nella ripresa i piani di Buscaglia si sono complicati a causa del quarto fallo di Shields e Sutton, che devono quindi sedersi in panchina. Nonostante questo e la verve di Orelik (24 punti complessivi per il reyerino) Trento regge e a poco meno di due minuti dalla sirena rimette di nuovo il muso avanti con il canestro di Flaccadori. Sutton fallisce il +3, ancora Orelik a firmare il sorpasso Reyer (79-78). All’ultimo secondo la tripla di Flaccadori finisce sul ferro, Forray indovina il tap-in. Gli arbitri dapprima convalidano, ma l’instant replay stabilisce che il canestro non è valido. Vince Venezia, ma gli applausi sono per entrambi i team.
“Queste vittorie sono sempre frutto di un gruppo coeso“, ha detto coach De Raffaele nel post gara. “C’è un pò di rammarico – ha detto invece Buscaglia – Ma partiamo da qui per continuare a crescere e migliorarci”.