Anche l’undicesima giornata del campionato di Serie A si è conclusa, con il posticipo disputato tra l’Hellas Verona e l’ Inter. I neroazzurri, chiamati a rispondere sul campo alle vittorie di Napoli, Juventus e Lazio, sono riusciti a seguire la scia, mantenendosi nello speciale quartetto delle prime della classe. Al termine di una prova sofferta, ma condotta comunque con un certo cinismo, gli uomini di Spalletti sono dunque riusciti a pervenire al bottino più importante: i 3 punti, che permettono di conservare la seconda posizione in classifica.
Ma il match, come dicevamo, differentemente dalle rispettive posizioni di classifica, è stato molto meno telefonato del previsto. Merito di un Verona che ha giocato con coraggio e, in certi frangenti, persino con un pizzico di malizia, e che con un briciolo di fortuna in più avrebbe persino potuto portare a casa un punto prezioso per la volata salvezza. Ma l’abitudine alla vittoria, la superiorità tecnica, ad una più efficace organizzazione, sono gli ingredienti che permettono ad una grande squadra di sopperire anche ai fisiologici momenti di difficoltà cui si può andare incontro durante una partita. E l’ Inter, in questo senso, è tornata ad essere una grande squadra.
Non a caso ad aprire le danze è proprio un uomo inserito nella rosa dell’ Inter durante la scorsa estate, e che sta restituendo una identità di gioco ai neroazzurri: Borja Valero, che al 36° sfrutta un buon lancio di Candreva, e sbucando alle spalle dei difensori veronesi riesce a battere un incolpevole Nicolas. Per i gialloblu, che fino a quel momento si erano difesi molto bene, potrebbe essere una mazzata non indifferente dal punto di vista psicologico: invece il Verona tiene comunque botta e non si arrende.
La ribalta si concretizza nel secondo tempo: minuto 57, l’ Inter sbaglia un disimpegno, Handanovic tenta di anticipare Cerci ma lo abbatte goffamente con le ginocchia. Dopo circa due primi di conciliabolo, il signor Gavillucci decreta il calcio di rigore, trasformato dal neoentrato Pazzini. A questo punto l’impressione è che solo un lampo potrebbe modificare il verdetto finale, e ad accenderlo ci pensa Ivan Perisic: calcio d’angolo, il pallone schizza verso il limite dell’area e l’esterno croato spara un siluro praticamente imparabile. Il Verona sfiora nuovamente il pari nei minuti finali, ma a quel punto il risultato non cambia più: finisce 2 – 1 per l’ Inter, seconda a 29 punti. Niente da fare invece per il Verona, ancora penultimo con appena 6 punti.