Ecco l’ Italia di Ventura: si riparte dal 3-5-2 di Conte
di Redazione
01/09/2016
L’ Era Ventura sulla panchina dell’ Italia si è aperta ufficialmente da ormai qualche settimana. L’ex allenatore del Torino, infatti, guiderà gli Azzurri nella speranza di poter realizzare un grande progetto in vista dei Mondiali del 2018, che si terranno in Russia.
Per cominciare, Ventura ha ovviamente sposato una linea continuativa rispetto a quella che era l’idea di Antonio Conte, visto che i due condividono anche molti aspetti tattici. Primo fra tutti, il modulo del 3-5-2, che ha esaltato la Juventus dell’ultimo lustro portandola a dominare in Italia, ma che ha anche contribuito in modo determinante a rilanciare le ambizioni del Torino.
Si ripartirà dal 3-5-2 dunque, e le convocazioni adottate da Ventura, in questo senso, sono inequivocabili. “Non ho chiamato El Shaarawy e Berardi perché le loro caratteristiche c’entrano poco con questo modulo, ma mi piacerebbe fare tre raduni con i giocatori che non ci saranno nel 3-5-2”.
Tra gli eletti, tanti volti noti: da capitan Buffon a Barzagli, che ha deciso di servire la causa azzurra ancora per un po’, senza scordare De Rossi e Candreva. Non mancano poi gli elogi a Bonucci (che ha saltato l’ultima gara della Juve per stare vicino al figlio, sottoposto ad un delicato intervento) e a Verratti, mentre altri esclusi “di lusso” sono Sirigu, Zaza e Darmian (hanno giocato pochissimo in questa stagione appena iniziata), oltre a Thiago Motta, che dovrebbe aver ormai concluso la sua avventura con l’ Italia.
Ma ci sono anche diversi volti nuovi. A partire da Gianluigi Donnarumma, da molti considerato l’erede naturale del portiere della Juventus. In attacco, poi, ecco Belotti: l’attuale capocannoniere della Serie A (4 gol in 2 partite) è già stato allenato da Ventura nella sua ultima stagione al Torino. Presente anche Pavoletti, che ben sta figurando al Genoa.
Per quanto riguarda le convocazioni, un mix di esperienza e talento. In difesa, infatti, oltre alla titolata BBC della Juventus, figurano anche i giovani De Sciglio, Romagnoli e Rugani. A centrocampo rientrano i vari Montolivo e Bonaventura, mentre in attacco la vera sorpresa è Gabbiadini.
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