Si è conclusa poco fa l’attesissima Supercoppa Italiana, che ha assegnato il primo trofeo nazionale della stagione. La Juventus, strafavorita alla vigilia, è stata sconfitta ai calci di rigore da un Milan estremamente efficace, capace di ribaltare lo svantaggio iniziale firmato dai bianconeri. Ma procediamo con ordine.
Massimiliano Allegri sceglie un’ossatura simile a quella che sta vedendo la Juventus estremamente convincente dal punto di vista fisico nel corso delle ultime settimane della Serie A. Nel 4-3-1-2 iniziale, causa anche le varie assenze per infortunio, la linea difensiva viene composta da Lichtsteiner, Rugani, Chiellini e Alex Sandro, mentre la mediana viene eretta da Khedira, Marchisio e Sturaro. Davanti al trequartista Pjanic, ecco il tandem pesante Higuain-Mandzukic.
Il Milan risponde con il consueto 4-3-3, che però lascia fuori ancora una volta Niang. Al centro dell’attacco, tuttavia, si rivede Carlos Bacca, coadiuvato da Suso e da Bonaventura. In mediana, Kucka, Locatelli e Bertolacci, mentre la linea difensiva prevede i vari Abate, Paletta, Romagnoli e De Sciglio.
La Juventus inizia la finale di Supercoppa con una grandissima aggressività, proponendo una serie di diverse occasioni da rete. Al 18° minuto di gioco, è Chiellini ad aprire le marcature: corner di Pjanic, palla al centro per il difensore bianconero che, di sinistro al volo, insacca in rete. Si tratta, però, del punto più alto del match per gli uomini di Allegri: l’uscita di Alex Sandro per infortunio al 33° rianima Suso, che si prende la fascia destra e che, pochi minuti più tardi, firma l’assist per il gol di testa di Bonaventura.
Inizia un’altra partita: la Juventus va in affanno, e nel secondo tempo per poco non va sotto dopo una traversa di Romagnoli. Sturaro, il migliore dei bianconeri, esce per un infortunio, mentre Dybala, subentrato ad un Pjanic opaco, non incide. Poco a poco il Milan prende il controllo del match, Donnarumma si prodiga in alcuni buoni interventi e la gara giunge ai calci di rigore, fatali per i bianconeri. Dopo la parata di Buffon su Lapadula, infatti, sbagliano Mandzukic, che colpisce una traversa, e soprattutto Dybala, che si lascia ipnotizzare dal portiere rossonero. Ci pensa allora Pasalic a firmare il rigore decisivo, che regala al Milan la Supercoppa.