Ce l’ha fatta la Roma, pur se fra grandi sofferenze, a sconfiggere il Bologna e a conservare le chance di ottenere un piazzamento utile per la qualificazione alla prossima edizione della Champions League. Il posticipo del lunedì sera, così, va a completare una giornata di Serie A, la ventiquattresima, che certamente ha offerto numerosi spunti di riflessione agli esperti e agli addetti ai lavori.
D’altronde, nella grande bagarre che vede coinvolte le squadre in corsa per il quarto posto, alcune scremature ci sono già state nelle scorse ore. La Lazio, clamorosamente, è stata sconfitta in rimonta dal Genoa, mentre il Milan, sconfiggendo nello scontro diretto l’Atalanta sul difficile campo di Bergamo, ha consolidato ulteriormente le proprie ambizioni. Rimaneva, pertanto, solamente da capire che cosa avrebbe potuto fare la Roma contro un Bologna sì in difficoltà, ma che più volte, in questa stagione, si è rivelato temibile. Non a caso una delle poche vittorie stagionali dei felsinei è giunta proprio contro la squadra capitolina, nel girone di andata di questo campionato di Serie A.
La Roma, però, da qualche tempo a questa parte sembra aver recuperato energie e certezze, fisiche ma soprattutto mentali. Un fattore, questo, sembrato evidente soprattutto questa sera, allorché, a fronte di un momento di grande sofferenza, contro un Bologna mai domo e sempre sul pezzo, i giallorossi sono riusciti a tener botta, e a portarsi a casa i 3 punti fondamentali per rincorrere il Milan.
Emblematico che i gol della vittoria, nel 2 – 1 finale, siano stati firmati da interpreti difensivi: dapprima Kolarov, con un calcio di rigore trasformato al 55°, e poi Fazio, bravo a spedire in rete il pallone con un destro potente, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, circa venti minuti più tardi. Soltanto alle statistiche, dunque, giova la marcatura siglata in extremis dal neo acquisto emiliano Sansone, tanto bella quanto inutile.