La sesta giornata del campionato italiano di Serie A si è conclusa con i posticipi del lunedì sera, che hanno dato alcune indicazioni piuttosto interessanti per quel che riguarda sia la lotta per il titolo che quella della salvezza. Ma andiamo con ordine.
Negli anticipi del sabato, nessuna sorpresa: la Juventus e il Napoli hanno battuto rispettivamente Palermo e Chievo Verona, confermando le prime posizioni in classifica. I bianconeri e i partenopei, inoltre, paiono destinati a prendere il largo, rispetto alle inseguitrici più accreditate, tanto che probabilmente saranno loro a contendersi il titolo della Serie A. La Roma, infatti, è stata annichilita da un Torino in splendida forma, capace di trionfare per 3-1 grazie, peraltro, alla doppietta dell’ex Iago Falque. A nulla è valso il gol numero 250 in campionato di Francesco Totti, realizzato su calcio di rigore.
Anche l’ Inter ha subito una inaspettata battuta d’arresto, pareggiando per 1-1 contro il Bologna. Finisce a reti bianche, invece, la sfida serale di domenica tra Fiorentina e Milan: da segnalare che i Viola hanno fallito un calcio di rigore con Ilicic.
La Lazio ha battuto l’ Empoli per 2-0 grazie soprattutto ad una buonissima prestazione di Keita, tornato al gol con la casacca biancoceleste. Il Sassuolo, dopo le sconfitte patite da Juventus, Chievo e Pescara (quest’ultima a tavolino), ritrova il sorriso battendo un’Udinese impalpabile, e torna a respirare in classifica.
Per quanto riguarda la zona retrocessione, il Pescara si accaparra un buon punto per la permanenza in Serie A, bloccando sull’1-1 il Genoa. Il Crotone, sempre più ultimo in classifica, deve rimandare ancora una volta l’appuntamento con la prima vittoria della sua storia nella massima divisione italiana: i pitagorici, infatti, sono stati messi sotto per 1-3 dall’Atalanta. I calabresi sono entrati in partita solamente nell’ultima mezz’ora, a seguito dell’espulsione di Frank Kessié. A quel punto, tuttavia, la gara era già compromessa, e a nulla è servito il gol della bandiera di Simy.
Rocambolesco il 2-1 con il quale, nell’ultimo posticipo, il Cagliari ha piegato la Sampdoria. Dopo il vantaggio iniziale di Joao Pedro, infatti, la gara si accende negli ultimissimi minuti: pareggio di Bruno Fernandes, che però dura pochi istanti a causa del nuovo vantaggio dei sardi, firmato da Melchiorri con la complicità di un errore a dir poco clamoroso del portiere Viviano.