Mentre l’Italia fa due su due, trascinata da un grande Marco Belinelli, e vola in testa al girone insieme alla Germania, negli altri raggruppamenti spiccano la riscossa della Francia e il successo della Russia sulla Serbia.
Partiamo dai transalpini, che reagiscono nel migliore dei modi dopo l’esordio shock contro la Finlandia. Per quasi tutta la partita gli uomini di coach ? dominano la Grecia: già nel primo quarto la premiata ditta Fournier-Lauvergne devasta la retroguardia ellenica, incapace di reagire fino ad una decina di minuti dal termine.
La parte finale del match, infatti, è tutta di marca greca: con la Francia avanti di 20 lunghezze (77-57), i greci cominciano a recuperare terreno piazzando un parzialone di 15-1 che mette paura ai campioni d’Europa 2013. In questi casi serve il talento per blindare il risultato, e la Francia può disporre di un giocatore come De Colo, che infila 5 punti in un momento che stava diventando davvero difficile per i transalpini. La tripla di Heurtel fissa poi il punteggio sul 95-87.
In testa al girone c’è la Slovenia di Dragic, che deve faticare le sette camicie per avere ragione di una sempre più sorprendente Finlandia. Lauri Markannen fa un’altra partita da fenomeno: 24 punti dopo i 22 messi a segno contro la Francia, un bottino stavolta insufficiente per portare la sua Nazionale al secondo successo in due partite. A spuntarla sono gli sloveni, grazie ad un pallone rubato proprio a Markannen nel finale da Randolph, che va a siglare il canestro del +3.
Infine la Polonia, che strapazza l’Islanda nonostante il sostegno sempre encomiabile dei tifosi nordici. 91-61 il punteggio finale in favore dei polacchi, che si mostrano superiori ai finlandesi soprattutto a rimbalzo (53-33) e mettono in ghiaccio il match nei due quarti centrali. L’Islanda può consolarsi con la buona prova del giovanissimo Hlinason, classe 1997, che secondo alcune voci sarebbe seguito da alcuni team NBA.