Nessun’altra casacca per quest’anno. Dopo l’ennesima rottura, Alessandro Gentile ha deciso di non accasarsi in un altro club, ma di restare a Milano e allenarsi da solo.
Davvero una stagione da dimenticare per l’ex capitano dell’Olimpia Milano. Una ‘depressione’ cominciata quest’estate, dopo la vittoria del campionato, quando Gentile aveva manifestato l’intenzione di tentare un’esperienza all’estero, magari in NBA alla corte di coach D’Antoni. Dichiarazioni che non piacquero per nulla alla dirigenza dell’EA7, che optò per sfilare la fascia di capitano al giocatore (data poi a Cinciarini) nonostante Gentile decise successivamente di non lasciare i campioni d’Italia in carica.
Da lì in poi, Gentile è stato praticamente un separato in casa: a Dicembre il prestito in Grecia, al Panathinaikos. Le premesse per riprendere a far bene c’erano tutte, ma dopo soli 77 giorni il rapporto tra l’ex capitano dell’EA7 e la formazione ellenica è già terminato: è stato il coach dei greci, Xavi Pascual, a tagliare Gentile.
Impossibile per Gentile tornare a vestire la casacca dell’Olimpia per via delle regole che prevedono che non possa firmare con un’altra squadra di Eurolega prima del termine della deadline. Tuttavia, Alessandro è ancora un giocatore di Milano, almeno fino a giugno 2018: la prima ipotesi che si è fatta largo è stata un nuovo prestito in qualche strada europea, ma Gentile ha scelto di restare a Milano e gettarsi in un lavoro fisico-individuale in vista degli impegni estivi della Nazionale, quelli che portano all’Europeo.
Parole di incoraggiamento per Gentile sono giunte anche dal presidente della Federazione Italiana Pallacanestro (FIP), Gianni Petrucci: “Sono legato alla famiglia Gentile. Tutti i grandi campioni hanno attraversato momenti particolari – ha detto il presidente Petrucci – gli sono vicino sapendo che uno dei suoi obiettivi resta la Nazionale. Ale è un talento e lo invito a guardare al presente e al futuro con ottimismo”.