E’ finalmente giunto il momento. Ettore Messina, coach della Nazionale azzurra di basket, ha da poco reso nota la lista dei 12 azzurri che parteciperanno al pre-olimpico di Torino, che decreterà una delle restanti tre squadre che voleranno a Rio de Janeiro per le Olimpiadi 2016.
L’allenatore italiano, dopo aver valutato i suoi uomini e sciolto gli ultimi dubbi durante l’amichevole con il Portorico di ieri sera a Biella, ha fatto quindi le sue scelte. Fuori dalla lista restano Cinciarini, Abass, Pascolo e Della Valle. Dentro Aradori, Poeta e Tonut, che si aggiungono ai 9 azzurri già ‘sicuri’ del posto: Hackett, Gentile, Datome, Gallinari, Bargnani, Melli, Cusin, Cervi e Belinelli.
Il torneo preolimpico si compone di due gironi da tre squadre: nel girone A ci sono Grecia, Messico e Iran, nel B troviamo Italia, Tunisia e Croazia. La competizione prenderà il via il 4 luglio, con la doppia sfida Grecia-Iran (alle ore 18) e Tunisia-Italia (ore 21). Il 5 si giocheranno Iran-Messico (18) e Italia-Croazia (21), il 6 Messico-Grecia (18) e Croazia-Tunisia (21). Riposo il 7, l’8 (venerdì prossimo) sarà il turno delle due semifinali incrociate (prima girone A contro seconda girone B e viceversa), prima della finale tra le vincenti fissata per sabato 9 luglio.
Sono già 9 le nazionali qualificate a Rio 2016: il Brasile (nazione ospitante), la Spagna (vincitrice dell’Eurobasket 2015) e la Lituania (finalista), gli Stati Uniti (campioni in carica), la Nigeria, la Cina, l’Argentina, il Venezuela e l’Australia: per completare il lotto restano quindi altri tre posti, che andranno alle vincenti dei tornei di Manila, Belgrado e appunto Torino.
Intanto ieri sera l’Italbasket ha sconfitto Portorico nell’ultima amichevole prima del torneo preolimpico. Gli azzurri hanno battuto i caraibici 83-70, mostrando luci e ombre. Vero che la gara doveva essere soprattutto un test per ‘scaldare i motori’, ma la Nazionale si è concessa qualche momento di ‘blackout’ di troppo. A sprazzi, gli uomini di Messina hanno mostrato anche un ottimo gioco che non può non infondere fiducia. Va migliorata la concentrazione: dopo un buon primo tempo, chiuso avanti di 11, l’Italia è rientrata sul parquet senza lo spirito giusto, e Portorico è riuscita a risalire fino al -6 pur palesando limiti e commettendo molti errori. Messina dovrà lavorarci parecchio, e il tempo stringe: l’esordio con la Tunisia è alle porte.