La prima finale. L’ha definita così coach Pasquini, un pò per caricare i suoi e far sì che scendano in campo con la giusta determinazione, un pò perchè, a conti fatti, è una definizione corretta.
La Dinamo Sassari, infatti, è attesa da una gara che sarà una sorta di ‘spartiacque’ europeo: la sfida in programma alle ore 18 contro il Partizan Belgrado è da dentro o fuori. Per continuare la propria avventura in Champions League, il team sardo deve battere i serbi: impresa tutt’altro che agevole, ma il calore del Palaserradimigni può dare la spinta decisiva.
Sassari è già sicura del quinto posto, e pertanto resterà in Europa anche se non dovesse riuscire ad ottenere l’intera posta in palio contro il Partizan. Ma il presidente Stefano Sardara è stato abbondantemente chiaro: vincere per restare in Champions League, anche per una mera questione di introiti.
“Giocheremo la prima finale della stagione, è una sfida da dentro o fuori, vogliamo essere padroni del nostro destino, senza passare la notte attaccati al telefono in attesa delle risposte dagli altri campi”. E’ l’opinione del coach della Dinamo, Federico Pasquini, che spiega come la gara di oggi sia “come una finale”. “Non saranno ammessi errori – prosegue Pasquini – e bisognerà stare svegli, intensi e presenti”. Il morale sembra essere quello giusto. “Abbiamo un buon ritmo, i giocatori si conoscono meglio e abbiamo inserito al meglio Lawal e Bell – conclude Pasquini – certi dettagli fanno la differenza perché permettono di rispondere alle contromosse avversarie”.
OFFENDE L’ARBITRO SU FACEBOOK, SQUALIFICATO GIOCATORE DILETTANTISTICO
“Dichiarazioni lesive del prestigio e onorabilità dell’arbitro”: con queste motivazioni un giocatore del campionato dilettantistico di basket del CUSB (la competizione universitaria bolognese) è stato squalificato fino al 12 febbraio. Nonostante non fosse presente in campo, Giuseppe Taddei si era lasciato andare ad offese nei confronti del direttore di gara su Facebook, mentre seguiva la diretta del match. Il giocatore del Deportivo La Piadeina prova a giustificarsi: “Non c’erano parole particolarmente pesanti, solo arbitro cornuto”. Il team romagnolo non farà ricorso.