Fiat Torino, un rinforzo per Galbiati: dalla Spagna arriva Boungou-Colo

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La Fiat Torino tenta lentamente di tornare alla normalità. Il team piemontese ha affrontato delle settimane da incubo: prima le dimissioni di coach Luca Banchi nonostante l’approdo alle Final Eight, poi la breve avventura di Carlo Recalcati, sconfitto per ben 5 volte in 6 match disputati sulla panchina dell’Auxilium. Anche l’ex coach della Nazionale ha deciso di rassegnare le dimissioni, motivandole con parole che sanno di sentenza: “La situazione qui è insostenibile”.

In attesa di sapere chi sarà la nuova guida della Fiat, la conduzione è stata affidata a Paolo Galbiati, cresciuto nelle giovanili dell’Olimpia Milano e giunto l’estate scorsa a Torino insieme a Banchi. Toccherà a lui cercare di risollevare l’animo del gruppo e dell’ambiente, chiaramente depresso dopo le ultime vicende. La prima uscita non è andata bene: ieri sera è arrivata un’altra sconfitta, in casa, contro il San Pietroburgo che ha decretato l’eliminazione dell’Auxilium dallo scenario europeo. La società, dal canto proprio, ha già fatto capire di voler dare una mano a Galbiati, individuando un nuovo rinforzo.

Si tratta di Nobel Boungou-Colo, che è giunto a Torino nella giornata di ieri. Prelevato dal team spagnolo del Real Betis, Boungou-Colo è alto 202 centimetri per 90 chili di peso, e può giocare da ala piccola o ala grande. Nato nel 1988, Colo è originario di Brazzaville, nella Repubblica del Congo con cittadinanza francese.

La sua carriera è cominciata nel paese transalpino, e precisamente nelle fila dell’Ada Blois, nel 2006. In seguito, il 30enne si è trasferito dapprima ad Orleans, dove è rimasto un paio di stagioni, e successivamente allo Hyeres-Toulon, prima di approdare a Le Mans.

Il giocatore vanta anche una certa esperienza in Eurolega. Nelle file del Limoges, dove è giunto nel gennaio 2012, ha disputato diverse gare in Europa, riuscendo a vincere anche 2 scudetti e una supercoppa francese. Boungou-Colo si è cimentato in Eurolega anche l’anno scorso, quando ha vestito la casacca del Khimki, in Russia.

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