Non c’è stata partita. La Dolomiti Trento ha schiantato la Sidigas Avellino in gara 4 (84-68), conquistando così il terzo punto necessario per la qualificazione alla semifinale scudetto. Ora i bianconeri di coach Buscaglia affronteranno la Reyer Venezia, che si è sbarazzata senza problemi della Vanoli Cremona (3-0), con la possibilità di prendersi la rivincita della finale persa nel 2017.
Trento ha dominato il match in lungo e in largo, mentre la Scandone non ha mai dato l’impressione di crederci davvero. Qualificazione meritata per la Dolomiti, che sta concludendo in crescendo dopo una prima parte di stagione vissuta tra alti e bassi. Ieri sera, alla BLM Group Arena, i trentini hanno disputato un match praticamente perfetto, mandando cinque giocatori in doppia cifra. A trascinare la truppa di Buscaglia verso la semifinale sono stati in tre: Flaccadori, Shields e Hogue, che hanno messo a referto 17 punti a testa.
La Sidigas è stata davvero deludente. Dagli uomini di Sacripanti ci si aspettava una reazione dopo il ko rimediato in gara 3, invece la Scandone non è entrata mai in partita. Solo nel primo quarto gli ospiti sono riusciti a restare aggrappati ai padroni di casa, grazie soprattutto ai 9 punti di Filloy (che chiuderà a 13, ndr). Ma già nel secondo quarto Trento ha provato a scappare: alla sirena dell’intervallo il vantaggio dei bianconeri era salito a 5 punti.
Il margine per recuperare c’era eccome, ma nella ripresa l’accelerata della Dolomiti fa sbandare definitivamente la Sidigas. Shields imperversa nella difesa avellinese e i locali toccano anche il +15. L’ultimo sussulto irpino lo offrono Auda e Renfroe, che fanno tornare la Sidigas a soli 10 punti da Trento. Ma l’illusione dura poco: Sutton sale in cattedra e schiaccia due palloni pesantissimi. I successivi canestri di Flaccadori e Hogue fanno impazzire il pubblico di casa. Per Avellino non c’è più nulla da fare: Trento vola in semifinale.