“Un incubo”. E’ fin troppo chiara la sensazione provata da Pianigiani nel vedere il suo team spazzato via dalla Red October Cantù. Quella di ieri sera è stata una delle umiliazioni più cocenti nella storia recente dell’Olimpia Milano. I biancorossi non sono mai scesi in campo: i brianzoli hanno letteralmente annientato gli avversari, dal primo all’ultimo minuto, nonostante le assenze pesantissime di Crosariol e Culpepper.
Alla fine, a volare in semifinale delle Final Eight è Cantù, che stravince con pieno merito il derby lombardo contro quella che dovrebbe essere un’autentica corazzata, ma che manca di una qualità fondamentale: il carattere. Al contrario, il team allenato da coach Sodini ha una grinta da fare spavento: contro la Leonessa di coach Diana sarà senza dubbio una grande semifinale.
“Vorrei avere qualcosa di intelligente da dirvi, ma prevale l’amarezza in tutti noi – le parole di Pianigiani riportate dalla “Gazzetta di Parma” – E’ ovvio che ci tenevamo a fare una partita diversa, dobbiamo fare i complimenti a Cantù. L’inizio partita ci ha mandato fuori giri, hanno visto subito materializzarsi l’incubo, ma con questo dobbiamo imparare a convivere”.
Il coach dell’Olimpia rimarca proprio la differenza nell’atteggiamento delle due squadre. “Non è superficialità o presunzione, la squadra voleva questa vittoria, ma l’avrei voluta qui con una tensione emotiva diversa“. Il pesantissimo ko contro la Red October potrebbe avere delle ripercussioni? “Sinora questo gruppo ha sempre reagito, però questa è stata una botta più grande – confessa Pianigiani, che però serra subito le fila – Dobbiamo rimetterci l’elmetto, a cominciare dalla prossima gara con il Fenerbahce”.
Per coach Sodini, invece, una gioia incontenibile. “Non credevo potesse succedere quello che poi effettivamente è accaduto – ha detto il trainer della Red October – Ma una cosa posso dirla: credo sempre al 1000% nei miei giocatori. Ci proveremo ancora contro Brescia, perchè questo spirito va oltre ogni difficoltà”.