Una volta si sfidavano per contendersi trofei e titoli: finali europee, spareggi scudetto, ma anche semplici turni eliminatori nei playoff. Varese e Cantù sono team storici del basket italiano, e hanno sempre contribuito a darne lustro e importanza.
Ma oggi le cose sono ben diverse. Sia la Openjobmetis che la Red October viaggiano nei bassifondi della classifica: Varese vivacchia con 6 punti, frutto di 3 vittorie e 6 ko; Cantù è addirittura ultima, in coabitazione con Cremona e Pesaro, con 4 punti e sole 2 vittorie.
Per la pallacanestro canturina è certamente uno dei periodi più bui della sua storia recente, nonostante l’avvento del primo presidente straniero nella storia della Legabasket, Irina Gerasimenko, che si dice convinta di un pronto riscatto da parte dei suoi ragazzi. “Abbiamo grande fiducia in Rimas. Quello che dobbiamo fare adesso è lavorare tutti insieme per provare a vincere un derby importante come quello con Varese e non pensare a cosa succederà se lo perdiamo – ha detto la Gerasimenko al quotidiano “La Provincia” – Purtroppo alcuni giocatori non stanno dando il contributo che ci attendavamo e anche sfortuna e infortuni ci hanno condizionato. Cercheremo di intervenire sul mercato nel più breve tempo possibile”.
Intanto qualche giocatore sta già manifestando la volontà di essere ceduto. Il centro Gani Lawal avrebbe infatti chiesto la cessione alla Dinamo Sassari, e l’operazione sembrerebbe praticamente fatta. Gani Lawal era stato vicino al sodalizio sardo già nel 2015, prima di scegliere l’Olimpia Milano, dove fu tagliato dopo pochi mesi da coach Repesa.
Non va troppo meglio, come dicevamo, alla Openjobmetis, che ha solo 2 punti in più rispetto ai cugini canturini. L’ex presidente della Pallacanestro Varese, Toni Cappellari, si è detto molto preoccupato per la situazione di classifica. “Chi perde domenica lo vedo male, malissimo – ha detto Toni Cappellari a “La provincia di Varese” – diventerà uno dei candidati più seri alla retrocessione”.