Tutti si aspettavano (come sempre) LeBron James, ma la scena se l’è presa interamente Giannis Antetokounmpo: 34 punti, 12 rimbalzi, 5 assist, 5 recuperi e 2 stoppate. Probabilmente la miglior prestazione della carriera di “The Greek Freak” che ha maltrattato la retroguardia dei Cavs, usciti sconfitti 118-101 dall’Harris Bradley Center.
Se i Bucks fossero davvero questi, i playoff non sarebbero affatto un miraggio per la franchigia di Milwaukee, che oltre al monumentale Antetokounmpo può contare sugli ottimi Parker (18 punti) e Beasley (17). Va anche detto che Cleveland in campo è entrata svogliata, apatica, inconcludente, e nemmeno i suoi uomini migliori sono riusciti a destarla dal torpore. LeBron ha messo a segno 22 punti ma ha anche perso 7 palle (su 20 complessive di squadra), e nemmeno Irving e Love sono stati all’altezza della situazione. Morale della favola: terzo ko stagionale per i Cavaliers, una battuta d’arresto che farà riflettere coach Lue.
La quarta partita in cinque giorni si è fatta ampiamente sentire nelle gambe degli Hornets, che sono crollati a domicilio contro i Detroit Pistons (89-112, 11 punti per Belinelli). Kemba Walker fa il solito encomiabile lavoro (23 punti) ma il resto della squadra lo segue poco: Charlotte nella ripresa è a pezzi, come dimostrano i soli 35 punti realizzati, e i Pistons ne approfittano con Harris (24 punti) e le triple di Morris e Caldwell-Pope, che fanno malissimo a coach Clifford.
Serataccia anche per Clippers e Spurs. I losangelini sono la brutta copia di quanto avevamo ammirato fino ad una settimana fa: terzo ko consecutivo, stavolta addirittura in casa dei Nets (127-122 dopo 2 supplementari), che sono una delle peggiori formazioni dell’intera Lega. Splendida prova di Kilpatrick (38 punti): il suo canestro e il gioco da tre di Whitehead regalano nel finale del secondo supplementare il successo a Brooklyn.
Gli Spurs cedono in casa contro Orlando (83-95) dopo nove vittorie di fila. I Magic costruiscono la vittoria nei quarti centrali, a San Antonio non basta Leonard (21 punti). Male i Lakers, nettamente sconfitti a New Orleans dai Pelicans (105-88), trascinati da Anthony Davis in forma smagliante (41 punti e 16 rimbalzi).