Lo abbiamo sentito dire tante volte in queste ultime settimane. “Sì, va bene, Golden State è fortissima, però il grosso lo fanno Curry e Thompson”. Ecco, ieri sera i Warriors hanno dimostrato di essere un carrarmato anche senza l’apporto decisivo dei due fenomeni: 104-89 a Cleveland in gara 1, la finale prende già la strada di Oakland.
Steph Curry e Klay Thompson raggiungono appena i 20 punti in due, ma la forza dei gialloblu sta nell’avere delle riserve nettamente all’altezza: Livingston (20 punti e 8/10 da due) e Igoudala (12 punti, 7 rimbalzi e 6 assist) strapazzano i Cavaliers. E LeBron? Niente da dire: tra lui, Love e Irving i punti in cascina per Cleveland sono ben 66, ma il resto della squadra non ha proprio girato.
Sono state le alternative, quindi, a far felice coach Steve Kerr e a far esplodere di gioia la Oracle Arena. Siamo solo alla prima gara, ma Cleveland è già chiamata a riflettere: se perde di 15 nonostante Curry e Thompson “in letargo”, qualcosa vorrà anche dire. “Non possiamo regalare punti facili come abbiamo fatto. Dobbiamo assolutamente migliorare”, ha detto Tyronn Lue, molto scuro in volto.
A dire il vero i Cavaliers hanno anche avuto buoni momenti durante il match, sostenuti dai tre ‘tenores’ Irving-Love-James, specialmente nel terzo quarto. Ma non è bastato, anche a causa delle troppe palle perse (ben 17).
Il primo quarto è di marca gialloblu: Steph Curry sembra in partita e i padroni di casa vanno alla sirena avanti di 4 (28-24). Nel secondo quarto Golden State prova l’allungo: a metà parziale è 43-29. Cleveland tenta una reazione, ma sbaglia molto al tiro. I Warriors gestiscono la gara e vanno all’intervallo sul +9 (52-43).
Nella ripresa i Cavaliers rientrano sul parquet decisi a ribaltare il punteggio. E pian piano, rosicchiando punto su punto, ci riescono: a 3’59” dal termine della terza frazione Cleveland corona il sorpasso con Love (64-63).
Quando ci si aspetta una Golden State trascinata dai suoi uomini migliori, ecco che invece i protagonisti diventano quelli che non ti aspetti: Livingston e Igoudala costruiscono un break di 7-0 e permettono ai Warriors di chiudere il penultimo quarto sul 74-68.
Nell’ultimo quarto non c’è storia. Cleveland sbanda completamente, le riserve gialloblu continuano inesorabilmente a colpire, fino alla schiacciata di Igoudala che vale il +20 a poco meno di 6′ dalla sirena. Gli ultimi minuti servono ai Warriors solo per controllare il match e portarsi agevolmente a casa il punto dell’1-0.
Gara 2 in programma alle 2 della notte italiana tra domenica e lunedì. Cleveland è chiamata ad una reazione immediata.