Golden State vince ancora e vola sul 3-0. NOLA ok, Phila passa a Miami

golden state san antonio

C’era Ettore Messina ieri sera sulla panchina dei San Antonio Spurs. Non poteva esserci Gregg Popovich, che ha perso sua moglie Erin, deceduta mercoledì dopo aver combattuto a lungo con un problema alle vie respiratorie. Il coach degli Spurs ha chiesto che il match venisse giocato come se nulla fosse, evitando anche il minuto di silenzio. In panchina, come detto, si è seduto l’allenatore italiano: per lui è stata la prima volta da head coach in NBA.

La gara è terminata con la vittoria dei Golden State Warriors, che si sono imposti 97-110 all’AT&T Center e sono ora sul 3-0 nella serie. Il passaggio al turno successivo sembra ormai praticamente in cassaforte per i gialloblu di Oakland, che hanno concesso poco e niente ai loro avversari. Golden State è semplicemente più forte dei texani, nonostante l’assenza di Steph Curry, che tornerà presto. Certo, San Antonio avrebbe potuto impensierire maggiormente i campioni in carica se avesse avuto a disposizione un elemento fondamentale come Kawhi Leonard. Aldridge ha provato a caricarsi la squadra sulle spalle, ma contro questi Warriors anche un giocatore estremamente talentuoso come LaMarcus può fare ben poco. Il “man of the match” è stato Kevin Durant: 26 punti e 9 rimbalzi per l’ex OKC, sempre decisivo nei momenti cruciali.

New Orleans è la grande sorpresa di questo primo turno dei playoff. Anche ieri sera NOLA non ha lasciato scampo a Portland: 119-102 per i padroni di casa, che volano sul 3-0 e vedono il passaggio del turno. Un’altra prestazione scintillante dei Pelicans, che si godono Mirotic (30 punti) e Davis (28). Male i Blazers: Lillard non va oltre i 20 punti, la qualificazione è ormai compromessa.

Il rientro di Joel Embiid aiuta i Sixers a rimettere il muso avanti nella serie contro Miami. La truppa di coach Brown vince nettamente in casa degli Heat (108-128) e si porta sul 2-1. Il camerunense infila 23 punti, ottimo anche lo score di Belinelli (21). Altra grande prova di Ben Simmons: 19 punti, 12 rimbalzi e 7 assist per il favorito alla vittoria del Rookie of the Year.

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