Chi pensava che la scorsa stagione sarebbe stata l’ultima per Manu Ginobili si sbagliava di grosso. Il play argentino non ha nessuna intenzione di appendere la casacca al chiodo, nonostante tra una decina di giorni toccherà il fatidico traguardo dei 40 anni.
Il giocatore degli Spurs si è preso giusto qualche settimana di riflessione prima di decidere che non è ancora arrivato il momento di smettere: era stata l’emittente statunitense ESPN a riferire che Ginobili stava discutendo con San Antonio per il prolungamento del suo contratto, che sarà di un anno. A conferma di questa indiscrezione, è arrivato subito dopo il tweet dello stesso Ginobili, che ha annunciato il raggiungimento dell’accordo: “Continuerò a indossare il numero 20 per un po’ di tempo! Resterò con gli Spurs per un’altra stagione”.
Già l’estate scorsa Ginobili aveva optato per il prolungamento di un anno, a 14 milioni di dollari. Durante la stagione, chiusa con una media punti di 7.5 in 18.7 minuti, il play argentino ha dimostrato ai tifosi degli Spurs e a tutto il mondo di essere in piena forma e di poter risultare ancora decisivo. Anche per questo la franchigia texana non ha avuto troppi dubbi nel voler prolungare nuovamente l’accordo con uno dei suoi giocatori storici: 992 partite di regular season e 212 di playoff per Ginobili con gli Spurs, oltre a 4 anelli vinti (2003, 2005, 2007 e 2014) con gli “Speroni”.
Interessante novità a Phoenix: James Jones si ritira dall’attività agonistica e diventa subito vicepresidente delle Basketball Operations dei Suns. L’addio al basket giocato era nell’aria: da quando è arrivato in Arizona dai Cleveland Cavaliers, Jones ha visto pochissimo il parquet, stazionando per la maggior parte del tempo in panchina. Tuttavia, Phoenix ha voluto affidargli questo ruolo che richiede una competenza e una preparazione che evidentemente l’ex Cavs ha dimostrato di avere. Nel corso della sua carriera, Jones ha disputato sette finali NBA, vincendone tre.