Il successo ottenuto ieri sera da Golden State al Toyota Center è da considerarsi un’autentica “prova di forza” dei gialloblu di Oakland. Non tanto per il punteggio – 106-119, ndr – ma per la prestazione collettiva dei Warriors: almeno in questo primo atto della finale di Conference a Ovest, il team di coach Kerr ha dimostrato di essere superiore agli Houston Rockets.
Esattamente come abbiamo visto in Boston-Cleveland, serve a poco avere in squadra un fenomeno quando di fronte hai un collettivo decisamente più organizzato, solido e compatto del tuo. Se i Celtics erano addirittura riusciti a far segnare a LeBron solo 15 punti, Golden State ha permesso a James Harden di scatenarsi (41 punti): ma a conti fatti, lo score del “Barba” non è servito per impensierire Curry e soci. I campioni in carica hanno manovrato come nelle loro giornate migliori, mentre Houston si è intestardita negli uno contro uno, nonostante fosse chiaro fin da subito che era una mossa destinata al fallimento.
Dal lato Warriors ha funzionato tutto. Grande aggressività in difesa e ottima manovra offensiva, come testimoniano i 24 assist di squadra (di cui 17 dalla coppia Green – Curry). Chris Paul ha provato a dare una mano a Harden, mettendo a referto 23 punti (e 11 rimbalzi, ndr), ma non è bastato. Anche perchè di fronte c’era un Kevin Durant formato “monstre”: 37 punti per l’ex OKC, vero dominatore della serata.
Il primo tempo scivola via con un sostanziale equilibrio. Harden tiene in piedi la baracca Houston nonostante Golden State abbia già provato a dare un paio di scossoni al match. Nel terzo quarto, però, i Warriors “scattano” e il team di D’Antoni non riesce a reagire. Durant spedisce GS sul +13, ma Houston tira fuori l’orgoglio e torna a -4. Golden State capisce che c’è bisogno di un’ulteriore accelerata: ci pensa Klay Thompson, che piazza 11 punti nell’ultimo quarto, prima che il solito Durant infili i liberi del 114-100 quando manca poco più di un minuto alla sirena. Il primo atto va a Golden State, in gara 2 i Rockets non possono sbagliare.