L’imponderabile è accaduto. Se, nella serata di ieri, sia il Napoli che l’Arsenal, contro i ben più quotati Real Madrid e Bayern Monaco, sono stati costretti ad abbandonare il sogno di una possibile rimonta, venendo sconfitti anche nella sfida di ritorno degli ottavi di finale di Champions League, il Barcellona e il Borussia, invece, sono state protagoniste di un’impresa a dir poco grandiosa.
Il Borussia Dortmund, nella partita di andata, era stato sconfitto per 1 – 0 in casa del Benfica, fallendo anche un calcio di rigore con Aubameyang. Il quale, per la rimonta, era forse l’uomo più atteso: e l’attaccante gabonese, in effetti, non ha deluso le aspettative, sigillando un’incredibile tripletta nonostante le assenze delle stelle tedesche Marco Reus e Mario Goetze. Di Pulisic l’altro gol della serata, che permette ai teutonici di affondare il Benfica con un sonoro 4 – 0. Borussia Dortmund ai quarti di finale, dunque: dopo il Bayern Monaco, è il secondo club tedesco ad arrivarci in questo torneo.
Ma se, in qualche modo, l’impresa del Borussia non pareva così proibitiva, quel che è riuscito a fare il Barcellona è un vero e proprio miracolo sportivo che probabilmente diverrà indimenticabile agli occhi di chi ha avuto la fortuna di assistervi. I blaugrana, costretti a ribaltare il sonoro 4 – 0 subito nella sfida di andata dai francesi del Paris Saint Germain, hanno realizzato una remuntada clamorosa, andando a vincere per 6 – 1 all’ultimo respiro, a staccando il tanto agognato pass per i quarti.
Dopo appena tre minuti, ci ha pensato Suarez, con un colpo di testa ad anticipare il portiere parigino, a portare subito in vantaggio i suoi. Il Barcellona chiude poi il primo tempo sul 2 – 0, grazie ad una sfortunata autorete di Kurzawa. All’inizio della seconda frazione di gara, Messi realizza il rigore che anima ulteriormente le speranze dei suoi. Speranze spente, tuttavia, dal gol di Cavani, che pare chiudere definitivamente i conti in favore del Paris Saint Germain. Fino al pirotecnico finale.
All’87° al Barcellona servono tre gol per passare il turno, e Neymar ne realizza uno su calcio di punizione. Sempre il brasiliano, pochi giri di orologio più tardi, realizza il rigore per il 5 – 1. Al 95°, sugli sviluppi di un calcio piazzato, è l’uomo che non ti aspetti, Sergi Roberto, a trascrivere il proprio nome nella gloria, per il 6 – 1 finale.