Brutta serata per i colori italiani quella vissuta ieri in Champions League. Sia Sassari che Avellino sono state sconfitte dai rispettivi avversari, l’Oldenburg e il Nanterre, seppure con modalità differenti. La Dinamo è stata dentro il match per buona parte del tempo salvo poi dilapidare tutto nel finale; gli irpini, al contrario, si svegliano quando ormai è troppo tardi e non riescono a recuperare lo svantaggio.
Sassari puntava sul calore del PalaSerradimigni per trovare la prima vittoria stagionale in Europa. Ma anche il secondo appuntamento in Champions League è risultato amaro per i ragazzi di coach Pasquini: l’Oldenburg ha espugnato il parquet sardo 76-83, grazie ad un eccellente ultimo quarto dove i padroni di casa hanno inspiegabilmente staccato la spina.
Nel primo tempo la Dinamo sembra attenta e concentrata, tanto da chiudere entrambi i quarti avanti di qualche lunghezza (+5 nel primo, +3 nel secondo) senza però riuscire mai ad assestare quel break che avrebbe potuto ‘spezzare le gambe’ ai tedeschi. Tuttavia, al ritorno in campo dopo la pausa lunga, Sassari riesce a volare sul +10, infiammando il pubblico accorso al Palaserradimigni. Ma l’illusione dura poco: nell’ultimo quarto l’inerzia del match passa completamente dalla parte dell’Oldenburg, mentre la Dinamo non riesce più a replicare. E’ Tadda ad infilare la tripla decisiva, quella del +8, quando mancano una sessantina di secondi alla sirena. Sassari deve arrendersi.
Non è andata meglio alla Scandone Avellino, che non riesce a bissare la bella vittoria conseguita ad Istanbul contro il Besiktas. Privi di Fesenko, gli irpini si affidano a Filloy e Rich per tenere testa al Nanterre, ma nel primo tempo gli uomini di Sacripanti non girano: i padroni di casa ne approfittano e vanno all’intervallo sul 38-30. Nella ripresa cambia poco: trascinati da Shuler (24 punti) e Schaffartzik (21), i francesi tengono a debita distanza la Sidigas, e quando il divario diventa di 14 punti sembra davvero finita. Ma nel finale Avellino improvvisamente si sveglia, e risale fino al -5, con Rich che sbaglia la tripla del possibile -2. Scrubb segna il canestro del -4 ma commette poi un antisportivo letale: il Nanterre ringrazia e va a vincere 89-81.