Italia-Finlandia, la verità. Messina: “Per vincere dobbiamo giocare al massimo”

Agli ottavi, seppure tra luci e ombre. Il cammino dell’Italia di coach Messina, fin qui, è stato caratterizzato da belle e grintose prove ma anche da prestazioni sotto la sufficienza, come quella contro la Germania. Tuttavia, nel complesso, questa Nazionale si sta dimostrando all’altezza del compito, quantomeno dal punto di vista strettamente caratteriale, se consideriamo anche l’assenza pesante di un giocatore di livello assoluto come Gallinari.

Il terzo posto nel girone, alle spalle di Lituania e Germania, ci proietta verso l’ottavo di finale contro la Finlandia, in programma oggi alle 17:45. Vincere e accedere ai quarti rappresenterebbe già una sorta di “sufficienza” per l’Italbasket, ma la gara contro i finlandesi non sarà affatto semplice: basti pensare che gli atleti nordici sono stati in grado di sconfiggere addirittura la fortissima Francia nella gara d’esordio.

Da tenere d’occhio c’è soprattutto Lauri Markkanen, 20 anni, 213 centrimetri, lungo dei Chicago Bulls, autore fin qui di un eccellente torneo. Ma non va dimenticato anche il supporto di Koponen, oggi al Barcellona ma cresciuto nelle file della Virtus Bologna. Servirà la migliore Italia, quindi, come ha ribadito in un’intervista l’allenatore degli azzurri, Ettore Messina.

“Lo so che per tanti la Finlandia è un paese dove chissà da quando giocano a basket, e so anche, invece, che li abbiamo visti vincere 4 partite su 5 nel girone, battere Francia e Grecia, insomma porsi come una squadra forte, da rispettare – sottolinea il coach dell’Italbasket – So infine che abbiamo i mezzi per sostenere la sfida, fare una buona partita, possibilmente vincerla. Questo solo chiedo ai miei: di fare le cose giuste, che conosciamo, per giocarcela”.

A caricare Datome e compagni ci ha pensato il presidente del Coni, Giovanni Malagò: “Messina è il capitano della barca che sta sopperendo oggettivamente a una serie di situazioni, tra le quali la questione Gallinari, l’infortunio di Pascolo e la scelta tecnica di non convocare Bargnani. Ma possiamo giocarcela con tutti – dice Malagò – non dobbiamo temere nessuno”.

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