Jasmin Repesa contestato dai tifosi dell’Olimpia Milano, dopo la sesta sconfitta consecutiva in Eurolega.
Repesa finisce sulla graticola, dopo l’ennesima sconfitta in Eurolega dell’Olimpia Milano, superata dal Panathinaikos per 72-86. Ancora una volta è un blackout inspiegabile, nel secondo quarto, a determinare il crollo delle scarpette rosse, che eppure avevano iniziato la gara nel migliore dei modi. I meneghini chiudono a +5 la prima frazione per poi crollare nel secondo quarto, nel quale mettono a referto solo 8 punti, chiudendo il primo tempo sotto di 11 punti (29-40).
Due triple di Singleton e Rivers, in apertura di terzo quarto, scavano un solco ancora più profondo tra le due squadre, costringendo Repesa a chiamare timeout. Il resto della gara si tramuta in una agonia per i padroni di casa, sotto anche di 26 punti nell’ultimo quarto, poi parzialmente ridotto a 14 nel finale di gara.
Ancora una volta è modesto l’apporto di Raduljica sotto le plance, mentre Simon non riesce ad incidere e Sanders non riesce a ripetere le sue migliori prestazioni in Europa. A salvare la faccia alla squadra di Repesa è Mc Lean, autore di 16 punti, poi il vuoto più totale. A fine gara è esplosa la contestazione dei tifosi locali per la sesta sconfitta consecutiva in Eurolega che di fatto compromette le possibilità dell’Olimpia di centrare l’obiettivo playoff.
In conferenza stampa, Repesa si è assunto una parte delle responsabilità per il fallimento europeo, rimettendosi alla volontà della società circa la possibilità di un esonero: ‘L’esonero non sarebbe un problema per me, sono una persona molto orgogliosa ma se il problema sono io mi farò da parte. Non voglio accusare nessuno, occorrerà un faccia a faccia per capire cosa sta succedendo. Se usassimo solo il 50% dell’intensità che abbiamo in allenamento, avremmo visto un’altra partita’.