Non era una partita che contava molto per la classifica, ma resta comunque l’amaro in bocca per Milano, che aveva tutte le carte in regola per portare a casa una vittoria di prestigio, resa però vana dalla rimonta del Barcellona.
E così l’Olimpia è costretta a subire un’altra sconfitta, l’ennesima in questa Eurolega, ‘regalando’ un’altra delusione al pubblico del Forum di Assago. E dire che l’EA7 era partita davvero forte, giocando un ottimo primo tempo che lasciava sperare in un risultato finale diverso. Invece i blaugrana non hanno perduto la calma, e nella ripresa hanno rimontato lo svantaggio, andando poi a vincere 78-83.
E ora cosa resta dell’avventura europea dell’Olimpia? Poco e niente. Se ormai tutte le attenzioni dei biancorossi sono concentrate sul campionato, va anche detto che le prestazioni negative in Eurolega sono un qualcosa che peseranno nel computo complessivo a fine stagione.
Basta pensare a quanto detto dal patron Armani ad inizio stagione: “L’Olimpia deve dominare in Italia, ma anche al di fuori dei confini nazionali”. Parole che non lasciavano spazio ad interpretazioni: l’EA7 doveva dimostrare quantomeno di essere in grado di giocarsela con le big dell’Eurolega. Niente di tutto questo: Milano si è persa subito per strada, incappando anche in un poco edificante filotto di sconfitte consecutive e regalando ben poche gioie ai suoi tifosi.
Certo, la recente vittoria nelle Final Eight di Coppa Italia ha contribuito a ‘sedare’ la piazza e a calmare i mugugni. Inoltre, i campioni d’Italia in carica stanno confermando tutta la loro forza in questa stagione, dove mantengono la leadership in classifica. Ma dalla Milano ‘europea’ era lecito aspettarsi qualcosa in più. Basteranno i successi ‘tricolori’ – Venezia, Avellino, Reggio e Sassari permettendo – per garantire a coach Repesa la conferma sulla prestigiosa panchina dell’EA7? Ad oggi non è dato saperlo, ma Milano, per storia e blasone, deve giocare un ruolo di primo piano. Non solo in Italia.