L’Italia batte l’Olanda 66-57 e conquista per l’ennesima volta la Trentino Cup, ma l’impressione è che Messina dovrà lavorare molto per condurre gli azzurri ad una forma ottimale in vista dei prossimi Europei.
L’Italbasket ha dovuto sudare le proverbiali sette camicie per avere ragione degli “Orange”, che sono apparsi molto più avanti a livello di condizione atletica. Gli uomini di Messina dovranno rimboccarsi le maniche, e soprattutto cercare di mantenere i nervi più saldi. Pesa molto, infatti, l’episodio che ha visto protagonista Danilo Gallinari, che si è fatto espellere dopo aver rifilato un cazzotto all’olandese Kok. E pensare che proprio il Gallo era tra i più pimpanti in un momento in cui l’Italia era riuscita a ribaltare una situazione tutt’altro che semplice.
Comincia il match e ci si rende subito conto che non è come contro la Bielorussia, dove gli azzurri hanno praticamente passeggiato. Stavolta il match è vero, e l’Olanda fa subito capire le sue intenzioni con un 7-0 che funge da vero e proprio ‘sberlone’ per il quintetto italiano.
L’Italbasket pian piano si ricompone, e grazie a Della Valle e Burns riprendono in mano le redini della gara, con un Biligha che si fa apprezzare molto di più rispetto ad un Cervi distratto sia in fase offensiva che difensiva. Gli uomini di Messina passano così a condurre 29-21, prima che Gallinari reagisca alla provocazione (una gomitata alla gola, ndr) di Kok e gli sferri un destro da WBA. Un gesto folle, quello del Gallo, specialmente per uno della sua esperienza: gli arbitri decretano la doppia espulsione, e Danilo deve anche farsi medicare la mano, uscita malconcia dalla colluttazione.
L’Italia, alla fine, riuscirà comunque a condurre in porto la gara, ma davvero con grande fatica. Specialmente al tiro: basta il solo dato del 17/50 in 30 minuti a non rendere troppo sereno il sonno di Messina.