Dell’Agnello non può di certo lamentarsi. Il neo coach dell’Enel Brindisi può fregarsi le mani, perchè la società pugliese gli ha regalato un altro rinforzo molto importante: si tratta dell’ala statunitense Brian Charles Randle, 32 anni, nell’ultima stagione in Israele con il Maccabi Tel Aviv e dal gennaio 2017 con l’Hapoel di Simone Pianigiani con cui ha vinto campionato e coppa di Lega.
Un ingaggio che alza di molto il livello d’esperienza del roster a disposizione di coach Dell’Agnello. Randle ha infatti vinto due campionati israeliani, due coppe d’Israele e una supercoppa israeliana, e ha disputato anche un campionato in Germania nelle fila dell’Alba Berlino.
Con il Maccabi Tel Aviv, il neo acquisto di Brindisi ha conquistato due coppe di lega in 2 anni, a cui va ad aggiungersi la partecipazione in finale di Coppa Intercontinentale con i brasiliani del Flamengo. Buone anche le performance in Euroleague: solo nel primo anno Randle ha totalizzato 25 partite, con uno score di 12 punti, 5.6 rimbalzi, 2 assist, 1.5 recuperi e 1.2 stoppate.
Con l’arrivo dell’ala americana, il roster dei brindisini può dirsi completato – con Lalanne nel ruolo di centro – e soprattutto competitivo: i playoff sono alla portata del team di Dell’Agnello.
Brutta notizia, invece, per la Reyer Venezia. Stefano Tonut rischia di stare fermo dai due ai quattro mesi per dei problemi alla schiena che potrebbero costringerlo all’intervento chirurgico. Un’ipotesi che viene confermata dalla stessa società orogranata attraverso il suo presidente Federico Casarin. A questo punto i campioni d’Italia devono necessariamente sondare il mercato a caccia di un valido sostituto: il nome più forte in queste ore è quello di Bruno Cerella, che sembrava ormai destinato alla Pallacanestro Cantù.
Proprio i canturini hanno annunciato un nuovo cambio alla guida tecnica, o meglio, un ritorno: sarà di nuovo Kirill Bolshakov, infatti, a guidare il team brianzolo nella prossima stagione. Il coach ucraino aveva preso in mano le redini della squadra nello scorso campionato per undici gare, prima di rassegnare le dimissioni.