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Sul piano nazionale sembra davvero non esserci storia: le Final Eight di Rimini hanno emesso il verdetto che in molti si aspettavano. L’Olimpia Milano ha conquistato la sua sesta Coppa Italia, sconfiggendo in finale una coriacea Dinamo Sassari. L’EA7 conferma così il suo dominio dentro i confini, vista anche la sua leadership nella classifica del campionato di Serie A. Da campione d’Italia in carica.
Per coach Repesa, quello di ieri sera è stato il quarto trofeo da quando allena l’Olimpia Milano e il ventesimo complessivo in carriera. “E’ una vittoria importante per il modo in cui è arrivata – ha detto Repesa al quotidiano “La Repubblica” – In tutte e tre le partite abbiamo sofferto in maniera diversa. Oggi (ieri, ndr) siamo partiti troppo nervosi, loro segnavamo da tutte le parti noi invece neanche da mezzo metro la mettevamo dentro. Era importante restare calmi per non perdere fiducia. Nel secondo quarto grazie all’aggressività difensiva siamo riusciti a cambiare la partita, essere andati al riposo sotto solo di due punti è stata sicuramente un’ottima cosa”.
“Sapevamo che tutti volevano batterci, affrontavamo squadre come Reggio e Sassari che sono diverse da quando le abbiamo affrontate in campionato – ha detto ancora Repesa, che si è soffermato anche sul periodo non esaltante dell’EA7, specialmente in Eurolega – Negli ultimi mesi abbiamo avuto mille problemi ma da un mese sicuramente le cose vanno meglio, mentalmente siamo più forti di testa. L’assenza di Simon è pesante, è un giocatore troppo importante per noi”.
Repesa ha poi usato parole di elogio per Hickman, eletto mvp della finalissima: “Ha giocato bene e se devo essere sincero era da tempo che lo aspettavo. Diciamo che ha scelto il momento giusto“. Sull’Eurolega, il coach croato preferisce non girarci intorno: “E’ praticamente andata, posso promettere però che farò giocare di più i nostri ragazzi italiani. Stanno lavorando bene, è una grande opportunità per loro”.