GIBA, assegnati gli ultimi Oscar: in Serie A trionfa Davide Pascolo

oscar giba davide pascoloLa GIBA (Giocatori Italiani Basket Associati) ha assegnato gli ultimi Oscar relativi alla stagione 2015/16 per i campionati di A e A2 maschili e A1 femminile.

Per quanto riguarda la massima serie dei “maschietti”, a trionfare è stato il neo giocatore dell’Olimpia Milano, Davide Pascolo: la scelta degli atleti è ricaduta sul lungo classe 1990, l’anno scorso in forze all’Aquila Trento.

Scendendo in A2, l’Oscar – intitolato alla memoria di Matteo Bertolazzi, ndr – è stato assegnato a Matteo Fantinelli, playmaker del 1993, che l’anno scorso ha vestito la casacca della DeLonghi Treviso.

Tra le donne, la vincitrice dell’Oscar GIBA per il massimo campionato è stata Martina Crippa, che è riuscita a prevalere nel sondaggio sulle altre candidate. La guardia, classe 1989, nella stagione scorsa era in forze al Le Mura Lucca.

La GIBA, come comunicato dal proprio ufficio stampa, provvederà alla consegna degli Oscar durante la stagione 2016/2017, dandone notizia sul proprio sito.

Proprio Davide Pascolo, in un’intervista sul “Corriere della Sera”, ha parlato della sua nuova avventura con l’Olimpia Milano, senza dimenticare tutti gli insegnamenti ricevuti durante il suo periodo nell’Aquila Trento.

“A Trento mi ha aiutato molto Vincenzo Cavazzana, il vice di Maurizio Buscaglia: mi ha insegnato ad apprezzare ogni esperienza e a non incupirmi se sbaglio – ha raccontato Pascolo – Vengo da Coseano, in provincia di Udine, un paese di 2000 abitanti e non avevo mai vissuto in una grande città. Mi sembrava grande Trento… Qui (a Milano, ndr) bisogna fare attenzione a tutto, anche ai tempi degli spostamenti”.

Secondo Pascolo sarà una stagione dura, perchè “tutti vorranno battere i favoriti, i Campioni d’Italia in carica”.

“Se rimarremo molto umili potremo avere molte ambizioni – precisa Pascolo – Milano può e deve fare bene anche in Eurolega“. Un impegno, quello del nuovo giocatore dell’Olimpia, che farà certamente piacere al presidente Armani, che in una recente intervista ha ribadito che Milano non può accontentarsi del successo nazionale, ma deve puntare al “double”.

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