Seconda parte di preparazione per l’Olimpia Milano, che approda a Bormio per mettere a punto la parte atletica e per cominciare ad assimilare a pieno le idee di coach Pianigiani.
L’EA7 è ancora priva di molti giocatori, impegnati con le rispettive Nazionali. A breve, però, Pianigiani potrà avere a disposizione Dragic e La Torre, mentre bisognerà attendere per vedere Cory Jefferson, ancora negli USA per un lutto che ha colpito la sua famiglia.
Al di là dei presenti e degli assenti, la preparazione alla Supercoppa del prossimo 24 e 25 settembre prosegue senza soluzione di continuità. Un trofeo che non è tra i primissimi obiettivi di Milano, ma nell’ambiente c’è tanta voglia di rialzarsi dopo le magre figure collezionate nell’ultima stagione, sia in Italia che in Europa. E poi l’Olimpia è pur sempre la detentrice: nel 2016 superò in finale 90-72 la Sidigas Avellino.
Pianigiani, intervistato dal quotidiano milanese “Il Giorno”, si è mostrato piuttosto soddisfatto di come stanno lavorando i suoi ragazzi. “Abbiamo iniziato a dare qualche regola difensiva e qualche concetto di base dell’attacco – ha detto il coach – Stiamo lavorando soprattutto sull’atteggiamento. È ovvio che in questo momento abbiamo pochi lunghi della squadra a disposizione (Tarczewski unico pivot, M’Baye unica ala forte, ndr), ma si lavora con quel che c’è e l’atmosfera è sicuramente positiva”.
Dalle parti del Forum di Assago si pensa soprattutto a migliorare le prestazioni in Eurolega. La ‘sfida’ europea crea molti stimoli a Pianigiani: “Questo desiderio di respiro europeo mi affascina molto – confessa Pianigiani – Ma anche il livello della Serie A si sta alzando”.
Tra gli obiettivi del nuovo mister c’è quello di far convivere due ‘top player’ come Goudelock e Theodore. Per Pianigiani potrebbero diventare una coppia ‘potenzialmente immarcabile’. “Io, però, non vorrei limitarmi a vedere quel che possono fare individualmente – afferma il coach – ma inserirli nel contesto di squadra”.