Se la vittoria di Venezia poteva essere ritenuta probabile, quella di Trento è senza dubbio un “colpaccio”. I lagunari hanno conquistato il successo in gara 1 dei quarti di finale dei playoff, sconfiggendo una coriacea Vanoli Cremona (87-77) al PalaTaliercio. La Dolomiti Trento si porta avanti nella serie contro Avellino: al PalaDelMauro termina 77-79 per i bianconeri di coach Buscaglia.
I campioni d’Italia in carica cominciano bene la loro avventura in questa post-season. A far pendere la bilancia dalla parte del team di De Raffaele è soprattutto una prestazione stellare di Hrvoje Peric, autore di 23 punti e 7 rimbalzi in 21 minuti. Già nel primo tempo i lagunari hanno messo in campo tutta l’artiglieria pesante, fatta eccezione per Cerella che ha accusato una noia muscolare nel match contro l’Olimpia e non è stato rischiato dal coach della Reyer.
L’Umana nei primi due quarti fa largamente la partita. Cremona cerca di restare aggrappata al match con Johnson-Odom (15 punti): gli ospiti sprofondano sul -17 ma riescono ad andare all’intervallo a -11. Nella ripresa, però, la gara prende una piega diversa: la Vanoli sembra più pimpante, Sims e Diener creano grossi problemi alla retroguardia dell’Umana e Cremona chiude il terzo quarto sul 63-68. La Vanoli tenta di avvicinarsi ulteriormente nell’ultima frazione, ma Venezia respinge bene tutti gli assalti e piazza le bombe decisive con Bramos e Tonut.
L’Aquila Trento espugna il parquet della Sidigas Avellino e si porta sull’1-0, ma sulla vittoria ospite pesano molto le decisioni arbitrali, con il pubblico del PalaDelMauro furioso nei confronti dei direttori di gara. Succede tutto a poco più di un minuto dalla sirena: prima viene fischiato un fallo a Rich, poi un antisportivo a Wells. Due chiamate che permettono a Trento di infilare 4 liberi decisivi e di mantenere il possesso. Flaccadori a 9 secondi dal termine piazza il libero del +2: la Sidigas ha la palla per pareggiare i conti, ma Rich trova solo il ferro.