Reggio Emilia super, Avellino deve arrendersi (89-86). Cantù batte Sassari all’overtime

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Nemmeno il tempo di gustarsi la vetta della classifica in solitaria che Avellino rischia già di essere agganciata dalle inseguitrici. Gli irpini si sono dovuti arrendere di fronte ad una Grissin Bon che sembra aver ritrovato la giusta direzione dopo un inizio di stagione a dir poco complicato. Al PalaBigi gli uomini di Menetti schiantano la Sidigas (89-86) e si portano a quota 12 in classifica, distanziando a dovere i bassifondi.

La sconfitta della Scandone è un grande assist per Milano, Venezia e Brescia, che vincendo i rispettivi incontri casalinghi aggancerebbero la capolista. I reggiani hanno meritato questo successo, in particolare perchè sono riusciti a non perdere la calma nel finale, quando Avellino era riuscita a rimontare lo svantaggio e sembrava in odore di sorpasso. La truppa di Sacripanti esce sconfitta ma tutt’altro che ridimensionata: la pallacanestro offerta dalla Sidigas è stata sempre di altissimo livello, e i biancoverdi restano senz’altro tra i favoriti per il tricolore.

Vanno però fatti tanti complimenti alla Grissin Bon, che ha trovato in Della Valle (19 punti) la sua “musa ispiratrice”. Dall’altra parte, Avellino si è affidata all’estro di Fesenko (21 punti in 28 minuti di gioco) e nelle battute finali alle bombe da fuori di Scrubb: è sua la tripla con tiro libero aggiuntivo che riporta gli ospiti a -2, ma dalla lunetta Llompart e Della Valle non sbagliano un colpo. Rich (20 punti) ha la palla del supplementare, ma la sua tripla non trova la retina.

Cantù continua a volare. La Red October la spunta al supplementare contro la Dinamo Sassari (102-86) al termine di un match vietato ai deboli di cuore. Il team di coach Pasquini si era portato anche sul +11, ma nell’ultimo quarto i canturini rimontano con coraggio e grinta. Si va all’overtime, dove uno scatenato Parrillo e la precisione di Chappell (22 punti) mandano in visibilio il PalaDesio: terzo successo consecutivo per una Red October che non vuole smettere di sognare.

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