Serie A, estasi Avellino: battuta Milano, è seconda

avellino milano I risultati della diciassettesima giornata avevano regalato all’Olimpia Milano una sorta di ‘match point’. Sì, perchè le sconfitte della Reyer Venezia e della Grissin Bon Reggio Emilia potevano permettere alla truppa di Repesa di schizzare via in caso di vittoria sul parquet della Sidigas Avellino.

Ma il posticipo ha mandato in visibilio i tifosi avellinesi: nonostante l’emergenza infortuni a cui ha dovuto far fronte coach Sacripanti, gli irpini hanno sconfitto l’Olimpia 80-68, issandosi così al secondo posto a pari merito con Venezia, a soli 4 punti dall’EA7.

Lo straordinario pubblico del PalaDelMauro e la resistenza encomiabile di Ragland (in campo nonostante un’infiammazione alla spalla sinistra) hanno dato una spinta decisiva alla Sidigas, che ha realizzato una splendida impresa. Milano ha certamente pagato le fatiche europee, ma ancora una volta gli uomini di Repesa hanno mostrato alcuni dei loro errori tipici.

Avellino costruisce il suo successo principalmente nel primo quarto. Gli irpini prendono a schiaffi la retroguardia dei campioni d’Italia in carica: le triple di Randolph e Ragland fanno malissimo a Repesa, e Avellino chiude i primi 10′ avanti addirittura di 15 lunghezze (30-15).

Nel secondo quarto, come prevedibile, Milano abbozza una reazione guidata da Pascolo e Kalnietis. La rimonta dell’Olimpia sembra realizzarsi, ma Avellino riesce a tenere indietro gli ospiti e a rilanciare l’offensiva, giungendo all’intervallo sul 47-36.

Nella ripresa la musica non cambia. Fesenko continua a far impazzire i biancorossi sotto canestro, mentre Obasohan trova sempre la retina: la Sidigas sale sul +17 sul finire del terzo quarto. E’ il massimo vantaggio irpino.

Ma attenzione a dare Milano per morta. La capolista ritrova incredibilmente la forza e comincia a rimontare lo svantaggio. Un break di 12-0 tra il terzo e l’ultimo quarto riporta la truppa di Repesa a soli 5 punti da Avellino. Ci vuole una bella azione di Green, che vale 4 punti, a ristabilire la distanza di sicurezza per coach Sacripanti. Milano non si avvicinerà più e alla sirena l’entusiasmo del PalaDelMauro è travolgente.

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