La sconfitta che non ti aspetti. Venezia era chiamata al definitivo salto di qualità: una vittoria contro la Dinamo Sassari le avrebbe permesso di agganciare in testa l’Olimpia Milano, seppure solo per una notte. La truppa di Repesa è infatti impegnata oggi in casa contro Pesaro, ma avrebbe certamente giocato con più pressione addosso se gli uomini di De Raffaele fossero riusciti a sconfiggere il team sardo.
Invece sono stati gli uomini di Pasquini a realizzare una vera e propria impresa, ammutolendo il caloroso pubblico del PalaTaliercio: la Dinamo si è infatti imposta per 71-84, confermandosi bestia nera dell’Umana (quinta vittoria di fila sul parquet veneziano) e continuando la sua rincorsa alle posizioni alte della classifica.
Vero che l’assenza di Filloy si è rivelata piuttosto pesante per i padroni di casa, ma è vero anche che la Dinamo ha vinto meritatamente il match, concedendo pochissimo alla Reyer. Già nel primo tempo Sassari imponeva la sua legge, portandosi sul +13: un distacco ridotto poi da Venezia, che andava all’intervallo sotto di 7 punti (34-41).
Nella ripresa i locali spingono per cercare di agguantare il team allenato da Pasquini, che però si difende bene e respinge con una certa concretezza gli attacchi veneziani. La Reyer però è squadra di valore, e ad un certo punto sembra che l’aggancio sia cosa fatta: ma è proprio lì che Sassari infligge un duro break agli avversari (cominciato con una tripla di Johnson-Odom) e scappa, senza essere più ripresa.
Nel derby campano ad avere la meglio è la Sidigas Avellino, che espugna il PalaMaggiò 82-86. La Pasta Reggia, nonostante i 25 punti di Watt, subisce la quarta sconfitta consecutiva e rischia di perdere il posto per le Final Eight. Avellino chiude sul +5 il primo tempo, ma nella ripresa Caserta recupera e pareggia i conti. Negli ultimi 10′, però, gli irpini innescano il turbo e toccano il +8: i padroni di casa tentano un’ultima rimonta con Sosa (23 punti per lui), ma la tripla di Green chiude i giochi.