Boston da record: 15° di fila, anche Atlanta ko (99-110). Golden State infinita, i Sixers durano solo un tempo

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Quello che fino ad ora era solo un filotto straordinario di vittorie comincia ad assumere proporzioni talmente ampie da eguagliare dei record. Il successo di ieri dei Celtics sul parquet di Atlanta (99-110) è il quindicesimo consecutivo per la truppa di coach Stevens. Numeri impressionanti: Boston ha così eguagliato il miglior inizio di stagione nelle prime 17 partite (15-2 il record) nella storia della franchigia del Massachusetts.

E dire che ieri non è stata affatto semplice. Gli Hawks, a dispetto del loro “score”, hanno disputato una gara eccellente, mettendo più volte in difficoltà la difesa dei Celtics. Boston si è trovata a dover rincorrere l’avversario: per la terza volta nelle ultime 5 gare, gli uomini di Stevens hanno dovuto rimontare uno svantaggio di almeno 15 punti (ieri 16, ndr). Segni evidenti di un’enorme forza mentale, di una tempra d’acciaio che può davvero trascinare i Celtics in fondo a questa stagione. A tutto questo si aggiunge un’altra grande prova di Kyrie Irving (30 punti) e soprattutto il carattere di Jaylen Brown, ancora decisivo ieri sera con i suoi 27 punti nonostante il dolore nel cuore per la morte del suo grande amico Trevin Steede, deceduto l’altra notte proprio ad Atlanta.

Atlanta deve ripartire dalla bellissima prestazione, anche se non è culminata con una vittoria che avrebbe ridato nuova linfa a tutto l’ambiente. Schroder è sembrato in netta ripresa (23 punti e 9 assist), mentre è mancato l’apporto di Belinelli (4 punti e 4 rimbalzi in 26 minuti).

Golden State non finisce mai. Ad un certo punto sembrava che i campioni in carica avessero perso la bussola a Philadelphia, maltrattati dai Sixers, autentici dominatori del primo tempo. All’intervallo Phila è avanti addirittura di 22 lunghezze, con Embiid e Simmons devastanti. Per i Warriors pare proprio notte fonda, ma ancora una volta i gialloblu di Oakland mostrano a tutti perchè sono loro i più forti: secondo tempo da urlo degli uomini di Kerr, con Steph Curry (35 punti) che devasta la difesa di coach Brown. Durant e Green fanno il resto, i Sixers non riescono più a recuperare: termina 116-124 per gli ospiti.

 

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