Ormai il tempo stringe e diventa sempre meno probabile vedere Carmelo Anthony con un’altra casacca che non sia quella dei New York Knicks. Quella relativa al 33enne è stata una delle telenovele dell’estate, seconda probabilmente solo a quella di Kyrie Irving, deciso ad abbandonare i Cleveland Cavaliers e l’ingombrante presenza di LeBron James.
Ma se Irving, alla fine, ha visto soddisfatti i suoi desideri grazie alla “trade” che ha portato l’ex Cavs ai Boston Celtics e Isaiah Thomas alla corte di coach Lue, per ‘Melo le cose sono rimaste invariate. I “rumors”, nelle settimane di Luglio e Agosto, sono stati tantissimi, ma alla fine niente di concreto.
Tuttavia, Damian Lillard è ancora convinto che ci sia qualche speranza di vedere Anthony con la casacca di Portland. Il “top player” dei Trail Blazers ci va con i piedi di piombo, dato che già in precedenza qualcuno lo aveva accusato di “tampering”, ovvero del mettere “pressione” al giocatore affinchè si convinca a cambiare maglia. Un’azione vietata negli USA: basti pensare alla multa ricevuta dai Lakers per aver fatto altrettanto con Paul George.
“Non ho messo pressione a Melo: dipende dai dirigenti delle squadre concludere degli scambi – le parole di Lillard riportate da “Pianetabasket” – Io posso agire solo su quello che mi spetta: tra poco comincerà il training camp e ai Blazers dovremo fare il meglio possibile con quelli che saremo”. Insomma, di tempo ce n’è davvero poco, ma i colpi di scena nell’NBA non mancano mai.
Nel frattempo continuano ad accasarsi gli ultimi free agent. Ieri è stata la volta di Tony Allen, che ha trovato l’accordo con i New Orleans Pelicans. Stando a quanto riportato da Brian Windhorst di ESPN, Allen avrebbe firmato un contratto di un anno a 2.3 milioni di dollari con la franchigia della Louisiana. L’esterno 35enne lascia quindi i Memphis Grizzlies dopo ben sette stagioni.