Passano le ore e cresce l’attesa per un quarto di finale che si preannuncia ricco di emozioni. Italia-Serbia sancirà chi potrà approdare alle semifinali dell’Europeo di basket e inserirsi quindi tra le migliori 4 squadre del Vecchio Continente. I due team hanno ambizioni differenti, ma nemmeno così distanti: la Serbia è una delle favorite alla vittoria finale, ma l’Italia ha tutte le carte in regola per esercitare il ruolo di outsider.
Dalle parole degli stessi azzurri, si capisce che la truppa di Messina non è ancora ‘sazia’. Prima del torneo in molti avrebbero firmato per un posto tra le prime otto, ma si sa, l’appetito vien mangiando e l’Italbasket vuole provare a regalarsi – e a regalare a tutti i tifosi – una grande gioia.
“Non abbiamo paura!”: queste parole, che risuonano come un tuono alla vigilia della sfida, sono di Marco Belinelli, da cui ci si aspetta molto per il match di domani. “E’ una partita che si vince in difesa – ha detto Beli – noi finora abbiamo fatto bene, anche nella gara persa contro la Germania. Per questo dobbiamo avere fiducia. La Serbia è una squadra diversa dalle altre – prosegue Belinelli – hanno centri forti, come Kuzmic e Marjanovic, due pivot di una volta, e li cercano in area. Dovremo essere bravi a limitarli attraverso il lavoro di squadra, esattamente come abbiamo fatto fino ad ora”.
Per Marco Cusin, l’Italbasket deve mantenere “queste facce vincenti”. Il nuovo giocatore dell’Olimpia Milano ritiene fondamentale riuscire a tagliare i rifornimenti per le torri serbe Marjanovic e Kuzmic: “Dobbiamo riuscirci, altrimenti sarà dura spuntarla – afferma Cusin – La Serbia queste partite le sa giocare più di noi. Ma è l’Italia che deve mettere paura a loro e non il contrario”.
Ci pensa poi Aradori a ribadire il concetto: “Niente ansia da prestazione – dice alla Gazzetta – Scenderemo in campo concentrati e consapevoli della nostra forza”.