Già pregustava la finale di Conference contro Cleveland. Invece, se vorrà davvero arrivarci, Boston dovrà fare ancora i conti con Washington, che non ha intenzione di mollare nemmeno un centimetro.
Ieri i Wizards hanno mostrato tutto il loro cuore e la loro grinta, sintetizzati nella reazione finale e la tripla sul filo di lana dell’idolo di casa John Wall. La tripla del sorpasso, del 92-91 conclusivo e del 3-3, che rimanda ogni discorso a gara 7.
La bomba di Wall ha fatto esplodere il Verizon Center, uno dei parquet meno espugnati della Lega: non è un caso se in questa serie è prevalso sempre il fattore campo. Almeno fino ad ora: Washington ha tutte le intenzioni – e le carte in piena regola – di farlo saltare lunedì al TD Garden.
I Wizards l’hanno ripresa per il rotto della cuffia. Non solo con la tripla finale di Wall, ma anche con il pesantissimo contributo di Beal: è stato lui a mettere dentro il tiro da tre a poco più di un minuto dal termine che ha ridato linfa vitale a Washington quando sembrava impossibile recuperare 5 punti ai Celtics. Wall&Beal, la coppia d’oro dei capitolini, hanno totalizzato 33 punti di cui 13 nell’ultimo quarto: il duo è stato ben assistito da Morris (16 punti e 11 rimbalzi) e Gortat, 13 rimbalzi, per un vero dominio sotto canestro da parte degli uomini di coach Brooks.
Boston ha ritrovato il miglior Thomas (27 punti), ma è andata male al tiro (40,2%) e soprattutto a rimbalzo. I Celtics erano anche riusciti a chiudere avanti il primo tempo (42-41) consolidando il vantaggio alla fine del terzo quarto (69-66), ma negli ultimi 70 secondi hanno gettato via il successo, subendo il feroce ritorno dei Wizards. A 7 secondi dalla fine era stato Horford a far rimettere il muso avanti alla franchigia del Massachusetts, ma il capolavoro di John Wall ha messo il sigillo sulla vittoria dei padroni di casa. C’è tempo anche per l’ultimo tentativo disperato dei Celtics, ma il tiro di IT finisce sul ferro.