James Harden, Russell Westbrook e Isaiah Thomas. Ancora una volta, le stelle di Houston, Oklahoma e Boston tolgono le castagne dal fuoco ai loro team, risultando pesantemente decisivi nelle vittorie delle rispettive franchigie.
Aveva tremato, e non poco, Mike D’Antoni. I suoi Rockets sembravano procedere spediti nel primo tempo contro i Chicago Bulls, arrivando a toccare addirittura il massimo vantaggio di 17 punti. Bulls frastornati, probabilmente anche a causa del forfait di Jimmy Butler, sostituito (e molto bene) da Michael Carter Williams. All’intervallo Chicago è sotto di 11 lunghezze: tra i due tempi c’è spazio per celebrare Yao Ming, amatissimo dai tifosi dei Rockets, e per ritirare la sua maglia numero 11. Cerimonia che evidentemente allenta la tensione di Houston: nella ripresa i padroni di casa subiscono la veemente reazione dei Bulls, che comandano le operazioni fino a toccare il +8 quando mancano poco più di 3 minuti al termine.
Fatta? Macchè. Non è mai finita quando dall’altra parte c’è James Harden: il “Barba” prima pareggia i conti costringendo Chicago all’overtime, poi al supplementare trova canestro e fallo che rimette davanti Houston, infine chiude i conti dalla lunetta (121-117 dts). 42 punti, 12 rimbalzi e 9 assist: la “quasi tripla doppia” fa impazzire il Toyota Center e regala un altro successo a D’Antoni.
Russell Westbrook non poteva di certo restare a guardare. La stella di OKC spegne i sogni di Memphis, che era avanti di 3 a meno di tre minuti dalla sirena: finale pazzesco di Westbrook, che ribalta il match (114-102) chiudendo l’ultimo quarto con 19 punti realizzati (su 38 complessivi) oltre a 13 rimbalzi e 12 assist che gli valgono l’ennesima tripla doppia stagionale.
E Isaiah Thomas? Idem come sopra. Notte magica anche per il fenomeno di Boston, autore anche lui di un ultimo quarto da capogiro: 17 punti su 38 totali, 34esima partita consecutiva da almeno 20 punti. Thomas è a soli 2 punti da diventare il primo Celtic da almeno tre partite da 40 punti segnati: tanto basta per spiegare perchè questi Lakers, giunti al decimo ko nelle ultime 12 gare, devono alzare bandiera bianca. Finisce 113-107 per i Celtics, che conquistano il sesto successo di fila.