Il quarto periodo del match tra i Cleveland Cavaliers e i Brooklyn Nets ha visto l’ennesimo capolavoro di LeBron James, che è entrato ancora una volta nella storia dell’NBA. Sua maestà King James è infatti diventato il primo giocatore di sempre con almeno 30.000 punti, 8.000 rimbalzi e 8.000 assist in carriera. Qualcosa di straordinario, che attesta una volta di più la grandezza di una leggenda come LBJ.
Anche ieri LeBron ha spinto i Cavaliers verso il successo. Lo ha fatto realizzando una tripla doppia, la dodicesima stagionale – 31 punti, 12 rimbalzi e 11 assist – a coronamento di un mese di febbraio giocato a livelli mostruosi. Va detto che senza un LeBron così, difficilmente Cleveland sarebbe riuscita a portare a casa il match. Brooklyn ha lottato con grande tenacia fino alla fine, cedendo solo negli ultimi minuti.
Nel primo tempo Cleveland sembra abulica e distratta. Per la prima volta da quando la franchigia dell’Ohio ha operato la rivoluzione nel roster, la manovra sembra lenta e prevedibile. I Nets si rendono subito conto delle difficoltà dei padroni di casa e cercano di approfittarne. E’ soprattutto Russell (25 punti complessivi) a creare diversi problemi alla “defense” di coach Lue, a cui si aggiunge l’ottima regia di Dinwiddie (11 assist). Cleveland si affida quasi completamente a LeBron, che domina la scena, ma Brooklyn resiste fino a 40” dalla sirena, quando Rodney Hood realizza il gioco da tre punti che regala il +2 ai Cavs. A sigillare il successo dei padroni di casa ci pensa proprio LBJ, che mette dentro i liberi della tranquillità.
La sfida playoff tra Miami e Philadelphia se la aggiudica il team di coach Spoelstra: è Dwyane Wade (27 punti) ad infilare il canestro del sorpasso quando mancano solo 5 secondi al termine. L’ultimo possesso è per Redick, ma il suo tiro trova solo il ferro: termina 102-101 per gli Heat, nonostante i 23 punti e 8 rimbalzi di Joel Embiid.