Dopo quattro sconfitte consecutive c’era bisogno di una svolta. Tuttavia, il calendario proponeva agli Spurs una delle trasferte più difficili in NBA, ovvero quella alla Quicken Loans Arena, il fortino dei Cleveland Cavaliers. Ma coach Popovich sapeva che i suoi ragazzi erano in grado di dare filo da torcere ai vicecampioni in carica, anche perchè LeBron e soci – nonostante l’andamento sia migliorato dopo la ‘rivoluzione’ nell’ultimo giorno di mercato – non sembrano quello squadrone che ha monopolizzato la Lega nelle ultime tre stagioni insieme ai Golden State Warriors.
Detto, fatto. San Antonio, con una prova autoritaria e decisamente convincente, è riuscita a passare sul parquet dei Cavs (94-110) nonostante l’assenza dell’infinito Manu Ginobili. Gli Spurs si sono giovati del rientro di Green (22 punti), che era assente nello scorso match a Denver, e soprattutto della grande prestazione di Aldridge, che ha messo a referto 27 punti creando grossi grattacapi alla difesa di coach Lue.
Cleveland ha provato ad affidarsi ancora una volta alla straordinaria grandezza di LeBron. King James ha sfiorato la tripla doppia (33 punti, 13 rimbalzi e 9 assist) ed è stato l’unico a cercare di contenere la maggiore qualità di San Antonio. Nella ripresa i Cavs hanno tentato il riavvicinamento anche grazie alle triple di Clarkson (17 punti), ma il +12 targato Aldridge a circa 3′ dalla sirena sancisce il definitivo successo ospite.
Prosegue la striscia positiva di Houston, che a Denver ottiene la dodicesima vittoria consecutiva. Mattatore, manco a dirlo, un incontenibile James Harden, che ha fatto venire il mal di testa alla retroguardia dei Nuggets: 41 punti, 8 rimbalzi e 7 assist per il “Barba”, che supera quota 40 per la nona volta in questa stagione. Nel finale la rimonta di Denver accende il pubblico di casa (25 punti di Barton) ma i canestri di Harden e Paul consegnano a coach D’Antoni la 46esima vittoria stagionale.
Termina, invece, il filotto di vittorie dei Sixers. Dopo 7 W, Phila cade a Washington (109-94): Beal sugli scudi (24 punti), la premiata ditta Embiid-Simmons non basta agli ospiti.