Meno timeout e sessione di mercato più corta. Queste le novità annunciate ieri a Las Vegas dal Board of Governors, l’Assemblea dei proprietari NBA, che ha approvato queste misure per la prossima stagione, ovvero la 2017-2018.
Nel dettaglio, è stato deciso di ridurre il numero di timeout per far sì che il gioco possa avere meno interruzioni e quindi aumentare di velocità e dinamismo. In sostanza, i timeout scenderanno complessivamente da 18 a 14, con un massimo di due per squadra negli ultimi 3′ di partita. Una mossa che convince particolarmente il presidente delle League Operations, Byron Spruell: “Piacerà anche ai tifosi”, ha detto. Ogni squadra avrà quindi un massimo di 7 timeout a partita e tutti i timeout saranno di 75 secondi, mentre fino all’anno scorso potevano essere di 90 o 60 secondi.
Inoltre, sono stati ridotti i timeout anche ai tempi supplementari: non più tre per squadra, come previsto fino ad ora, ma solo due.
La Board of Governors è intervenuta anche sulla sessione di mercato di febbraio, deliberando una chiusura anticipata dello stesso: la data prevista è il giovedì posizionato esattamente dieci giorni prima dell’All Star Game (in questo caso sarà l’8 febbraio 2018). Fino alla stagione scorsa, la chiusura del mercato era prevista per il primo giovedì successivo alla partita delle stelle. Un cambiamento dettato dal bisogno di far ambientare i giocatori che si trasferiscono in un nuovo team prima dell’interruzione per l’All Star Game.
A proposito di mercato: è arrivato il terzo acquisto dei Cleveland Cavaliers. Dopo Calderon e Green, i Cavs ufficializzano l’ingaggio del giovane turco Cedi Osman, proveniente dall’Anadolu Efes, con cui ha militato nelle ultime quattro stagioni collezionando diverse presenze in Eurolega. Una guardia/ala piccola che rientrerà molto utile a coach Lue. Si muovono anche gli Utah Jazz, che sottoscrivono un accordo biennale con l’ala free agent Jonas Jerebko, nell’ultima stagione in forze ai Boston Celtics.