Cleveland è già dimenticata. La sconfitta contro i rivali più agguerriti è già nel dimenticatoio: Golden State si è subito ricomposta ed è tornata a fare ciò che sa fare meglio, ovvero divertire e vincere. E non era affatto scontato, visto che Toronto è un avversario di tutto rispetto, che poteva creare diversi grattacapi a coach Kerr.
Una bella prova del nove per i Warriors, superata brillantemente grazie a Curry e Durant. L’mvp 2016 ha messo a segno 28 punti, 7 rimbalzi e 7 assist, rifacendosi con gli interessi dopo la prova a dir poco opaca della Quicken Loans Arena. KD ha realizzato 22 punti, 17 rimbazi, 6 assist e 5 stoppate, sfogando sul terreno della Oracle Arena la frustrazione per il fallo di Jefferson su di lui all’ultimo secondo della supersfida di Natale non sanzionato dagli arbitri. Le immagini hanno poi chiarito che il fallo c’era, e dalla lunetta l’esito poteva essere diverso. Ma tant’è.
Toronto, come detto in precedenza, è un avversario alquanto ostico: i Raptors venivano da 4 successi consecutivi, e anche a Golden State hanno dimostrato di essere in salute. In particolare DeRozan e Lowry, autori di 56 punti complessivi e veri e propri trascinatori della franchigia canadese. Tuttavia nel finale sono proprio loro ad essere risultati mancanti, quando Toronto aveva bisogno del loro estro per tentare l’aggancio ai Warriors. Toronto sbaglia tantissimi tiri negli ultimi minuti, ci pensa poi Curry a realizzare i punti decisivi: finisce 121-111 per i padroni di casa.
Ci pensa Danilo Gallinari a regalare il successo ai Denver Nuggets, che sconfiggono in casa i Minnesota Timberwolves (105-103). Il Gallo (18 punti complessivi, oltre a 5 rimbalzi e 2 assist) ha messo dentro il canestro della vittoria a 27” dal termine. A Minnie non bastano i 25 punti di Wiggins.
Vince in casa Chicago (101-99 contro Brooklyn), successi esterni per Charlotte (senza Belinelli) e Milwaukee sui parquet di Orlando e Detroit.