Se nelle prime settimane la NBA 2016/2017 regalava colpi di scena e sorprese, la graduatoria sta pian piano delineandosi secondo quelle che erano le (legittime) aspettative di inizio stagione. Una su tutte è rappresentata – manco a dirlo – dai Golden State Warriors, che dopo una preseason non straordinaria ed un avvio di campionato con qualche problemino, sono tornati ad essere gli schiacciasassi brutali e impietosi di sempre.
I gialloblu di Oakland sono arrivati ormai alla dodicesima vittoria consecutiva: stavolta la vittima sacrificale è stata Atlanta, sconfitta all’Oracle Arena 105-100. In realtà, come si evince anche dal punteggio finale, la squadra di Budenholzer ha disputato un’ottima gara e ha tenuto ampiamente testa ai ‘mostri’, ma sta di fatto che gli Hawks registrano la quinta sconfitta nelle ultime sei gare. Qualcosa vorrà anche dire.
A parziale giustificazione, va detto che non è semplice tornare da Golden State con il bottino pieno, ancor meno se quei tre hanno voglia di vincere: Curry (25), Thompson (20) e Durant (25) mettono dentro 70 punti in tre (KD totalizza anche 14 rimbalzi, ndr), e quando viaggiano così c’è davvero poco da fare. Ma nel successo dei Warriors va assolutamente sottolineata la prova di Igoudala e l’ottima prestazione in difesa di Green: negli ultimi match la retroguardia dei vicecampioni in carica è nettamente migliorata rispetto alle precedenti uscite, dove balbettava non poco. Per Atlanta da segnalare i 24 punti di Schroder, ma Millsap e Howard (14 punti a testa) hanno dato meno di ciò che ci si aspettava.
Russell Westbrook sta viaggiando ad una media di… una tripla doppia a partita. Sì, avete capito bene: la stella di OKC sta mantenendo uno score ‘alieno’, confermato anche nel successo di ieri notte contro sul parquet dei Knicks: 27 punti, 18 rimbalzi e 14 assist nel 103-112 che punisce New York, nonostante i 30 punti di Derrick Rose. Westbrook a questo punto può seriamente insidiare l’unico giocatore ad aver chiuso un’annata in tripla doppia di media: il leggendario Oscar Robertson (1961-62, Cincinnati Royals, 30.8 punti, 12.5 rimbalzi e 11.4 assist).
Nelle altre sfide, Toronto si sbarazza facilmente di Philadelphia 122-95 (che senza Embiid fa sempre tanta fatica), mentre Charlotte (6 punti per Belinelli) e Utah vincono sui parquet di Memphis (85-104) e Minnesota (103-112).