Craig Sager ha perso la sua battaglia contro la leucemia. Il telecronista più noto del basket statunitense si è spento all’età di 65 anni, ucciso da un male che non gli ha lasciato scampo. Ha dovuto affrontate tre trapianti di midollo osseo (uno dal figlio) e l’ultimo in agosto e più di 20 cicli di chemio, incluso l’ultimo durato due settimane.
Famoso per i suoi abiti eccentrici, Sager è stato per anni il volto e la voce di punta dell’NBA, con le sue interviste alle partite su Tnt ed Espn fra un quarto e l’altro.
Fin da quando gli diagnosticarono la leucemia nel 2014, Sager non aveva mai smesso di proseguire nel suo lavoro. Aveva anche deciso di rendere pubblica la sua malattia: al mattino si recava in ospedale per compiere il ciclo di chemioterapia e la sera si presentava al lavoro. Il numero uno della NBA, Adam Silver, ha detto che i team osserveranno un minuto di silenzio per ricordarlo.
“Negli ultimi 2 anni, ho fatto tutto quello che era in mio possesso per vivere la mia vita in una maniera più normale possibile – ha confessato Sager in una recente intervista – Spesso ho avuto bisogno di supporto e sono così grato ai tanti che me lo hanno dato”.
NBA, IL GALLO NE FA 27. VINCE ANCORA GOLDEN STATE
Un Gallinari da urlo quello ammirato ieri sera nella vittoria di Denver contro Portland (132-120). Con 27 punti e 8 rimbalzi, il Gallo ha disputato la sua miglior prova stagionale, che si è rivelata decisiva nel successo dei Nuggets, che alla fine del primo tempo si trovavano già avanti di 18 lunghezze. Niente da fare per i Trail Blazers, nonostante i 40 punti e 10 assist di Damian Lillard.
Vince ancora Golden State, che all’Oracle Arena regola i New York Knicks (103-90). Nonostante le assenze di Rose e Carmelo Anthony, i newyorkesi lottano fino alla fine contro la corazzata di Oakland: a spostare l’ago della bilancia a favore dei Warriors ci ha pensato Klay Thompson (25 punti) coadiuvato da Kevin Durant (15 punti e 14 rimbalzi). Per i gialloblu di coach Kerr è la 23esima vittoria in 27 match disputati.