I “Player Awards NBA” 2016 hanno riservato un plebiscito per un campionissimo. Provate ad indovinare. Come dite? Steph Curry? Beh, effettivamente era troppo facile.
Il premio organizzato e messo in palio dal sindacato dei giocatori della lega pro americana di basket ha visto trionfare la stella dei Golden State Warriors, che è stato votato non solo MVP della stagione dai suoi colleghi, ma anche “giocatore più decisivo” e “giocatore più difficile da marcare”.
Se il più celebrato è stato quindi uno degli Splash Brothers, anche gli altri sono riusciti ad ottenere qualche riconoscimento. A Karl Anthony Towns è andato il premio come miglior rookie, a Jamal Crawford quello di miglior sesto uomo, a Kawhi Leonard quello di miglior difensore.
Il “veteran” più influente del campionato? Ma naturalmente Tim Duncan, che ha da poco annunciato il ritiro dal basket giocato. Bel riconoscimento anche per Gregg Popovich, il più votato per la domanda “Per quale allenatore vorresti giocare?”, mentre per la domanda “Quale giocatore vorresti nella tua squadra” il campione che ha ottenuto più preferenze è stato l’MVP delle finali, LeBron James.
Kobe Bryant ha vinto il premio per il “miglior giocatore che ha avuto il maggiore impatto complessivo”, mentre Russell Westbrook quello un pò più particolare di “giocatore meglio vestito”.
A proposito di Westbrook: dopo l’annunciato rinnovo con Oklahoma, il play si è tolto qualche sassolino dalla scarpa, rivolgendo alcune frecciate a Kevin Durant, che ha deciso di lasciare i Thunder per accasarsi con i Golden State Warriors. “Per me la lealtà è importante. Non esiste un posto dove io possa stare che non sia Oklahoma City – ha detto Westbrook – Ho saputo della sua partenza come tutti voi, via social. Mi è arrivato un messaggio d’addio quando la cosa era già fatta”.
Quando gli hanno chiesto se la partenza di Durant avesse fatto più male per la destinazione scelta (i Warriors), Westbrook ha freddamente risposto: “Bruciare per chi?”