La ‘bocciatura’ di Alessandro Gentile fa discutere: le opinioni di Gamba e Pittis

Ecco i pareri espressi da Sandro Gamba e Riccardo Pittis sulla decisione della dirigenza dell’Olimpia di togliere la fascia di capitano ad Alessandro Gentile.

Il ‘declassamento’ di Alessandro Gentile, al quale è stata tolta la fascia di capitano dalla dirigenza dell’Olimpia Milano fa ancora discutere esperti, giornalisti ed addetti ai lavori. A tal proposito, Sandro Gamba e Riccardo Pittis hanno voluto esprimere la loro posizione intervenendo sulle colonne della Gazzetta dello sport.

L’ex tecnico della nazionale, Gamba, si è allineata alla posizione manifestata da Livio Proli, il presidente del club meneghino, che proprio alla ‘rosea’ aveva rivelato le intenzioni del club di attribuire la fascia di capitano a Cinciarini: ‘Livio Proli ha fatto benissimo – esordito Gamba – e credo sia un’azione che gli fa guadagnare dei galloni sull’uniforme da presidente. Non perché io ce l’abbia con Gentile, ci mancherebbe, semplicemente perché penso che sia nel pieno diritto di una società prendere determinate decisioni. Evidentemente il club ha ritenuto che il modo con cui Gentile ha interpretato il ruolo e probabilmente le dichiarazioni che lasciavano presagire ad un addio a scudetto appena conquistato hanno fatto il resto’.

sandro gambaSecondo Gamba ad Alessandro Gentile mancherebbero alcuni requisiti per recitare il ruolo di capitano di una società gloriosa come l’Olimpia: ‘Fare il capitano non è facile: servono personalità, carisma, leadership. Per quella che è la mia esperienza, io credo si sia tratta di una decisione che mette d’avviso tutti. Una decisione da società importante e che non guarda in faccia a nessuno’.

L’opinione di Pittis sulla scelta di Proli

Meno convinto della scelta di Proli, Riccardo Pittis, vecchia gloria della Philips Milano che conquistò titoli a iosa in Italia e in Europa: ‘Sono rimasto molto colpito, come immagino tutti quelli che hanno letto l’intervista del presidente Proli. Detto questo, penso che non si possa capire o spiegare più di tanto essendo al di fuori dell’ambiente. Le reali ragioni di questa scelta le possono conoscere solo i diretti interessati. Ho letto che Ale – prosegue Pittis – avrebbe certamente capito le ragioni della scelta. Fosse capitato a me, probabilmente avrei fatto molta fatica a leggere qualcosa di positivo in questa situazione. Adesso starà a lui dimostrare di poter superare anche questo ostacolo con le prestazioni in campo’.

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