Buona la prima. Bell’esordio dell’Italbasket nel torneo preolimpico di Torino, che assegna uno degli ultimi tre posti liberi per volare alle Olimpiadi di Rio 2016. Gli uomini di coach Messina hanno battuto nettamente il proprio avversario, la Tunisia, regolandolo 68-41. Un buon modo per cominciare il cammino, con un’affermazione che dà la giusta convinzione e positività: una prestazione che andrà replicata anche domani contro un avversario ben più temibile, ovvero la Croazia di mister Aleksandar Petrovic.
Ad ogni modo va detto che non è tutt’oro ciò che luccica. Il punteggio non inganni: l’Italia nel primo tempo ha faticato parecchio, e solo dopo l’intervallo gli azzurri sono riusciti a sbloccarsi e a realizzare il parziale che ha decretato l’allungo decisivo.
L’Italbasket parte con Bargnani, Gallinari, Datome, Hackett e Belinelli ‘mascherato’ per proteggere la mascella dopo la frattura rimediata nell’amichevole contro il Canada. Con i ‘fab five’ Messina vuole subito far capire le proprie intenzioni, ma gli azzurri non lo ripagano come previsto. I nordafricani rispondono colpo su colpo, i nostri giocano con sufficienza, Messina si infuria e dopo pochi minuti richiama in panchina un Bargnani troppo disattento.
Nonostante tutto il primo quarto si chiude con l’Italia avanti 19-12, ma senza brillare. ci pensa il Palaolimpico a spingere gli azzurri con l’incessante “Italia, Italia”. I ragazzi si scuotono e vanno sul +10, ma la Tunisia è viva e senza fare troppo si ritrova addirittura a -2: per fortuna, allo scadere ci pensa Belinelli a rimettere gli avversari a distanza (32-27).
Comincia la ripresa, e finalmente si vede l’Italia. Quella vera. Gentile e Bargnani decidono che è ora di far vedere di che pasta sono fatti, e la Tunisia finisce all’angolo. Solo il terzo quarto consegna un break enormemente pro-Italia: 22-2, per un complessivo 54-29 che di fatto chiude il match e scaccia le paure azzurre. C’è tempo per far mettere minuti anche a qualche ‘riserva’, facendo riposare i ‘top player’. L’Italia chiude 68-41, e non c’è tempo per festeggiare: domani ci sono già avversari ben più temibili come i croati di mister Petkovic.