Tanti volti commossi, quasi tutti con quella canotta numero 34 che ha fatto la storia da queste parti. Il ritorno di Paul Pierce al TD Garden, la sua casa per 15 stagioni e il teatro di quel meraviglioso anello del 2008, è stato l’ultimo: “The Truth” infatti ha deciso di ritirarsi a fine stagione. Boston gli tributa omaggi e standing ovation per tutta la sera, e alla fine il pubblico dei Celtics può anche esultare per il risultato (107-102 ai Clippers).
Il protagonista assoluto non solo del successo di ieri sera, ma del momento magico dei Celtics, è senza dubbio Isaiah Thomas: 35ª gara consecutiva oltre quota 20 punti (ieri sera 28 punti e 8 assist).
I losangelini di Doc Rivers (altro ex della gara) sono ormai lontani parenti di quella squadra che aveva impressionato fino a Dicembre. Non serve più nemmeno ripeterlo. I Clippers incappano nel quarto ko nelle ultime 5 gare, nonostante i 46 punti in due di Griffin e Crawford. Nell’ultimo quarto Boston preme sull’acceleratore e raggiunge il +14 a 5′ dalla fine: LA prova a rimontare, ma ci pensa Pierce dalla lunetta a chiudere i giochi. C’è tempo giusto per l’ultimo canestro di Pierce, ininfluente per il risultato ma enormemente significativo per il pubblico del TD Garden.
Dopo 3 sconfitte nelle ultime 4 gare, serviva il miglior Russell Westbrook ad Oklahoma per rialzare la testa. Detto, fatto: 42 punti e 8 assist che permettono ad OKC di battere Portland 105-99. I Trail Blazers non hanno mollato un centimetro, arrivando anche a pareggiare i conti a metà degli ultimi 12′ grazie ad un Lillard generosissimo (29 punti e 3 assist). Ma ancora Westbrook, coadiuvato da Oladipo, rimette le distanze tra i due team: sua la tripla a poco più di un minuto dalla sirena che dà la certezza del successo ai Thunder.
Tripla doppia di Lowry e Toronto passa a Brooklyn. I Raptors vincono 95-103 nonostante la prolungata assenza del loro uomo migliore, DeMar DeRozan. A fare le sue veci ci pensa il play: 15 punti, 11 rimbalzi e 11 assist, i Nets devono arrendersi.